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Golf, Grame McDowell torna al successo dopo più di cinque anni e trionfa al Saudi International 2020. Crolla Renato Paratore

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Il nordirlandese Graeme McDowell (-12) trionfa al Saudi International 2020 e torna nel circuito dei vincitori di un torneo sullo European Tour di golf per la prima volta dopo quasi sei anni. Si tratta dell’undicesimo successo in carriera per il quarantenne di Portrush, che ha saputo distanziare la concorrenza al Royal Greens Golf & Country Club vincendo con due colpi di vantaggio sull’americano Dustin Johnson (-3 oggi), risalito nel finale anche grazie a due eagle nel proprio giro, ai par 5 della 4 e della 18. Il giro di McDowell non era partito nel migliore dei modi, con un po’ di problemi dal tee e un +1 dopo le prime 9 buche, ma il vantaggio accumulato era di tutta sicurezza e le cose son andate meglio nelle ultime buche dove l’ex campione US Open (2010) ha saputo reagire e chiudere il proprio round in pari con il par (70 colpi).

In terza posizione a -9, scavalcati dall’eagle di Johnson dell’ultima buca, troviamo un terzetto formato dal belga Thomas Pieters, lo statunitense Phil Mickelson e il malese Gavin Green. In particolare, per la leggenda americana si tratta del miglior risultato dal successo dell’anno scorso a Pebble Beach e arriva come una grandissima iniezione di fiducia dopo due tagli mancati al Farmers e all’American Express nei primi due tentativi di questo 2020. Il quarantanovenne texano chiude un torneo molto regolare (66 – 70 – 69 – 68) e può ora guardare con molto più ottimismo alla fondamentale stagione davanti a sé con i 4 Major oltre al torneo olimpico (al quale però molto difficilmente prenderà parte) e alla Ryder Cup alla quale proverà a qualificarsi. Pieters ha fatto ancora meglio oggi, con un -5 di chiusura che ha provato a mettere pressione sulle spalle di McDowell, fallendo però nel proprio intento.

Un quarto round che ha detto decisamente male all’Italia. È purtroppo infatti sprofondato il nostro Renato Paratore, settimo questa mattina prima del proprio giro ma incappato in una giornata a dir poco disastrosa con sei bogey e un doppio a fronte di tre birdie (+5 totale). La posizione finale del ventitreenne romano è dunque una deludente 33esima con lo score complessivo di -2. Anche Francesco Laporta ha dovuto superare qualche difficoltà di troppo e ha firmato una carta da 73 colpi (+3), tornando in pari con il par del torneo e perdendo ben 23 posizioni fino alla 44esima finale. 56esimi appaiati Edoardo Molinari e Lorenzo Gagli, che non avevano molto da chiedere a questo ultimo giro e hanno chiuso sul +2 complessivo dopo, rispettivamente, un 70 e un 71. Nino Bertasio (+2) chiude 70esimo a +5.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LP

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