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Golf, Nick Taylor comanda su Phil Mickelson e Jason Day dopo tre giri dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am 2020
Settimana di grandi emozioni quella che si sta concludendo sullo Spyglass Hill Golf Ccourse, in California. Il canadese Nick Taylor (-3 di giornata e -17 complessivo) continua la sua marcia da leader all’AT&T Pebble Beach Pro-Am 2020 e proverà questa sera a diventare solamente il terzo giocatore a vincere un torneo del PGA Tour wire to wire, ovvero rimanendo in testa dall’inizio alla fine. Eppure tutto questo sta avvenendo nell’ombra, in quanto i fari della ribalta sono puntati sui suoi inseguitori. Il trentunenne, a -17, sarà infatti appaiato nella partenza finale con il campione uscente Phil Mickelson, che lo bracca ad una lunghezza, e poco più dietro, unico altro giocatore in chiara occasione di vittoria, troviamo l’australiano Jason Day fermo a -14.
Taylor non vince sul Tour dal Sanderson Farms Championship del 2014, anno del suo debutto, e da quel momento ha portato a casa una sola top 5 in oltre cinque anni di golf. Non era certamente tra i favoriti di questa settimana ma i green di Pebble Beach, sui quali è cresciuto in Canada, lo hanno aiutato ad estrarre dal cilindro la migliore versione di se stesso fin qui, anche se adesso arriva la parte più complicata, rimanere calmi e portare a termine il lavoro in un’atmosfera molto diversa da quelle alle quali è abituato.
La star texana Mickelson, alla soglia del mezzo secolo, ha dimostrato di voler difendere a tutti i costi il titolo su un campo che ama e si è messo in un’eccellente condizione per provare a diventare il primo golfista a trionfare per sei volte da queste parti. Il 69 del suo sabato è arrivato in grande stile, con un gioco corto eccezionale che buca dopo buca ha letteralmente infiammato i fan sul percorso. Colpi esaltanti che solo le sue mani possono generare, e quando la serata è buona tutti possono godere del talento di Lefty: otto salvataggi su nove da fuori green, tra i quali spiccano due hole-out dal bunker della 13 e da una trentina scarsa di metri dal fairway della 14 e un uscita dalla sabbia strepitosa all’iconico par 3 della 7, dove ha messo la palla data da una situazione complicata con il lie infossato.
E poi c’è Jason Day, che sta cercando in tutti i modi di restare in salute dopo anni di tormenti alla schiena che non lo vogliono lasciare libero di esprimere il proprio talento. Il 32enne australiano, -2 oggi, quando sta bene è ancora un giocatore di assoluta élite e lo ha dimostrato in particolar modo sabato girando in 64. Ci stiamo avvicinando ai due anni di distanza dal suo ultimo successo sul PGA Tour, al Wells Fargo Championship del 2018, e da quel momento Day è precipitato addirittura 46esimo del mondo, arrivando anche molto vicino a smettere di giocare. Quella di stasera a Pebble Beach potrebbe dunque essere una serata storica, per dimostrare a tutti di poter essere ancora su quei livelli che hanno emozionato qualche stagione fa.
Gli americani Matt Every e Kevin Streelman (-11), Peter Malnati (-10) e l’altra star a stelle e strisce Dustin Johnson (-9) possono ancora provare a dire la loro con un round di fuoco questa sera.
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Foto: LaPresse