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Judo, poche soddisfazioni per gli italiani nell’ultima giornata del Grand Slam a Parigi. Teddy Riner sconfitto!

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Giornata povera di soddisfazioni per i colori italiani, l’ultima del Grand Slam di judo a Parigi. Sul tatami dell’AccorHotel Arena of Bercy erano quattro gli azzurri protagonisti: Antonio Esposito e Christian Parlati nei -81 kg, Nicholas Mungai nei -90 kg e Alice Bellandi nei -70 kg, in un programma molto ampio di incontri annoverante anche i – 100 kg e i +100 kg maschili, nonché i -78 e i +78 kg femminili.

Partendo da Parlati e da Esposito, l’avventura è terminata nella fase di qualificazione delle Pool. Il napoletano, classe ’98, dopo averla spuntata al Golden Score contro il kazako Didar Khamza (ippon), ha battuto il congolese Kalonji Mbuyi per waza-ari-awasete-ippon. L’azzurro però poi ha dovuto fare i conti contro il forte israeliano Sagi Muki che, al termine di un match molto tirato, si è imposto per waza-ari-awasete-ippon. Al terzo turno invece è stato costretto ad alzare bandiera bianca l’altro rappresentante del Bel Paese dei -81 kg. Esposito aveva sconfitto nel primo round il brasiliano Leandro Guilheiro (tre shido) e poi il turco Vedat Albayrak per waza-ari nel successivo, prima di capitolare al cospetto del canadese Etienne Briad, vittorioso per ippon. Una categoria nella quale il belga Matthias Casse ha vinto nell’atto conclusivo, sconfiggendo il kazako Sharofiddin Boltaboev (tre shido). Sul podio il canadese Antoine Valois-Fortier e il giapponese Sotaro Fujivara.

Nessuna gioia anche per Nicholas Mungai nei -90 kg: l’azzurro ha pagato dazio al cospetto del canadese Mohab Elnahas: tre shido sono costati caro al judoka italiano, costretto a lasciare Parigi senza aver ottenuto quei punti necessari per la qualificazione a Cinque Cerchi, molto complicata. Lo spagnolo Nikoloz Sherazadishvili ha conquistato il titolo. Dopo i successi nei Grand Slam di Abu Dhabi e di Brasilia dell’anno passato e del Gran Prix di Budapest sempre della stagione scorsa, l’iberico ha battuto il giapponese Kenta Nagasawa per ippon. A completare il quadro della top-3 il cubano Ivan Felipe Morales e il francese Axel ClergetRelativamente a Bellandi, l’azzurra nei -70 kg ha iniziato la propria avventura direttamente nel secondo turno, battendo la turca Nihel Landols per ippon, ma il successivo accoppiamento le è stato fatale, visto che l’avversaria era la campionessa del mondo in carica Marie Eve Gahie. La transalpina ha fatto valere le sue qualità, superando la nostra portacolori per waza-ari. A fregiarsi della vittoria assoluta però è stata la giapponese Yoko Ono, che ha vinto il “derby” contro Saki Niizoe. Nipponica vittoriosa a Parigi per la seconda volta consecutiva. In terza posizione troviamo la svedese Anna Bernholm e la britannica Gemma Howell.

Indubbiamente la notizia del giorno è stata la sconfitta del campionissimo francese Teddy Riner nei +100 kg. Due volte campione olimpico e con nove titoli mondiali in bacheca, senza contare i successi recenti nel Grand Slam a Brasilia e del Grand Prix a Montreal, davanti al pubblico di casa il fuoriclasse d’Oltralpe ha dovuto fare i conti con la sconfitta per mano del giapponese Kokoro Kageura. E così, dopo nove anni e mezzo e 154 incontri vinti consecutivamente, il 155° è stato quello dell’amarezza per Riner.

Kageura è riuscito a centrare questo obiettivo, grazie a un waza-ari nel Golden Score. Il nipponico si è spinto fino all’atto conclusivo, dove però l’olandese Henk Grol lo ha battuto. Per il tulipano, dopo il terzo posto del Masters a Qingdao del 2019, un riscontro prestigioso (vittoria per ippon). Nella top-3 anche il cubano Andy Granda e il russo Inal Tasoev. Nei -100 kg il titolo parigino è stato ad appannaggio dell’israeliano Peter Paltchik, mentre nei -78 kg e +78 kg femminili si deve parlare di Francia al potere: nel primo caso, finale tutta transalpina e vittoria di Madeleine Malonga contro Fanny Posvite (tre shido); nel secondo Romane Dicko ha fatto esultare gli appassionati francesi, prevalendo contro la bielorussa Maryna Slutskaya (ippon).

 

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Foto: IJF

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