Karate
Karate, qualificazioni Olimpiadi Tokyo 2020: i ranking aggiornati. 3 pass quasi certi per l’Italia, altri 2 in bilico
Mancano ormai meno di due mesi al 6 aprile, data cruciale per il mondo del karate dal momento che sarà il giorno nel quale i ranking verranno “congelati” e verranno di conseguenza assegnati i pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Ricordiamo che per ogni categoria olimpica sono a disposizione quattro posti, più uno per la Nazione ospitante (il Giappone, per l’appunto). A partire da questo weekend comincia un periodo particolarmente intenso per gli atleti ancora in corsa per le qualificazioni: le tre tappe consecutive di Premier League in programma a Dubai (14-16 febbraio), Salisburgo (28 febbraio-1 marzo) e Rabat (13-15 marzo) saranno assolutamente decisive. Per quanto riguarda gli italiani, Mattia Busato, Viviana Bottaro e Luigi Busà sono quasi certi di un posto alle Olimpiadi giapponesi, mentre per Angelo Crescenzo e Silvia Semeraro la qualificazione è in bilico.
Nel kata maschile, Mattia Busato è attualmente in settima posizione del ranking con 3870 punti ma, dal momento che a precederlo ci sono tre giapponesi, ora come ora sarebbe l’ultimo dei quattro qualificati ai Giochi estivi: il suo primo inseguitore è lo statunitense Ariel Torres Gutierrez (2527.5), che ha però più di mille lunghezze di ritardo, pressoché impossibili da recuperare in così poco tempo. Può dormire sonni ancor più tranquilli Viviana Bottaro, che occupa il terzo posto del ranking di kata femminile e ha di fatto già prenotato da tempo il volo per Tokyo: la trentaduenne nativa di Genova ha all’attivo 7275 punti e può vantare un distacco superiore ai 3000 punti nei confronti della prima esclusa, la turca Dilara Eltemur (3667.5).
Passando al combattimento maschile, un altro azzurro con il pass in tasca è Luigi Busà: il capitano della Nazionale italiana è al secondo posto nella classifica dei -75 kg con 6540 punti e in questa prima parte dell’anno è riuscito anche a rendere ancor più corposo il margine sul primo tra gli esclusi, l’ucraino Stanislav Horuna, fermo a quota 4627.5. Discorso completamente diverso per Angelo Crescenzo, che al momento sarebbe tagliato fuori dalla rassegna olimpica. Il campione del mondo in carica ha 7110 punti ma non ha vissuto un avvio di 2020 positivo ed è stato infatti superato dal turco Eray Samdan (7312.5), che è ora secondo nei -60 kg. Ricordiamo che alle Olimpiadi le categorie -60 kg e -67 kg si accorpano e che i quattro posti disponibili vengono distribuiti equamente tra i due gruppi, per cui Crescenzo ha necessità di posizionarsi tra i primi due della propria classe per accedere a Tokyo: le distanze sono corte, ma il karateka dovrà alzare il livello per qualificarsi.
Per quanto riguarda il kumite femminile, l’unica azzurra che al momento può nutrire concrete speranze di qualificazione è Silvia Semeraro nella categoria +61 kg, frutto dell’accorpamento tra i -68 kg e i +68 kg. La tarantina, al quinto posto del ranking unitario, ha notevolmente accorciato il distacco dalla svizzera Elena Quirici, che è passato dai 780 punti di inizio anni ai soli 135 di oggi (5625 contro 5490): la “belva umana”, così soprannominata per la sua grinta e la sua ferocia agonistica, è pronta per la volata finale e non mollerà un centimetro fino al 6 aprile. L’inizio del 2020 non è stato altrettanto positivo per Clio Ferracuti, che, appartenente alla stessa classe olimpica (+61 kg), è invece scesa fino al tredicesimo posto ed è ora distante quasi 700 punti dall’ultima qualificata dei +68 kg, la greca Eleni Chatziliadou (4237.5 contro 4935 punti).
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Foto: FIJLKAM
ghost
12 Febbraio 2020 at 20:44
la terza quota spetta solo ad Africa e continente Panamericano, ma il loro terzo “pick” è successivo a quelli del giro “normale” per tutti i continenti.
mentre il numero per categoria non può superare le 2 unità per questioni matematiche: fatto sacro il limite di 10 posti totali, dei 4 qualificati via ranking, del posto sicuro per il Giappone come Paese ospitante e i 3 posti in palio al torneo mondiale “finale” di Parigi, siamo già a 8 per categoria.
ergo, oltre 2 spot continentali per classe non si va…nemmeno volendo.
sommando tutti questi parametri (e la storia che Europa e Panamerica hanno la lista prioritaria dei campioni dei rispettivi giochi continentali), in qualche modo si riesce a fare un ordine “della spesa” abbastanza accurato.
p.s. Horuna è sfortunato perchè l’Europa è l’ultimo continente a riempire le sue caselle, quindi deve sperare che non ci sia più di un altro continente a sfruttare i -75kg, cosa di fatto impossibile.
e anche il Kazako Ainazarov è a rischio, perchè se Elsawy entra nei top 4 dei -67kg (come detto, è pari punti con Figueira, quindi se la giocano in questi ultimi 3 tornei di K1PL), allora l’Africa, che ha la precedenza sull’Asia -e sulle Americhe, nel caso Scott uscisse dai top 4- occuperebbe sicuramente questo posto insieme all’Australia (che, collocandosi per prima, è praticamente qualificata in quella categoria).
il tutto poi è ovviamente sempre soggetto ai risultati del torneo di Parigi, dove i vari Horuna, Scott & co. avranno la chance di guadagnare uno dei primi 3 posti e il conseguente pass Olimpico.
ps.s. sì…questo sistema è davvero cervellotico…chi l’ha concepito meriterebbe un premio! (si fa per dire)
toro35
12 Febbraio 2020 at 22:36
Grazie ancora per l’accurata spiegazione. In realtà quasi tutto quello che scrivi mi era abbastanza chiaro, per quanto possa essere chiaro questo sistema.
A trarmi in inganno è stata questa frase: “A total of twelve (12) quota places will be available for continental representation with a maximum of three (3) per Olympic category. Respecting the maximum of ten (10) qualification places per gender per event.”
Ragionandoci è evidente che i posti per categoria non possano essere più di due, ma il sistema è talmente complicato da indurmi a credere fino ad oggi di aver tralasciato qualcosa che permettesse , in un caso come quello dei -75 kg , tre quote (altrimenti perché scriverlo?). Sono comunque contento di aver sbagliato su Maresca, a questo punto l’unico pericolo per lui dovrebbe essere il lettone Kalnins, oltre ovviamente a Crescenzo (ma con 3/4000 punti in palio potrebbe succedere di tutto).
Per il resto, sinceramente, le variabili sono così tante da avermi impedito di avere la situazione sempre sotto controllo, ci sarebbe da perdere ore quasi ogni settimana.
Perciò ti ringrazio nuovamente per avermi indicato quel forum che mi sarà sicuramente molto utile.
ghost
12 Febbraio 2020 at 10:55
dimenticavo, nel Kata maschile gli avversari principali di Busato sono l’Americano Torres e il Tedesco Smorguner.
la Turchia ha già Sofuoglu avanti al nostro in classifica, quindi Goktas non va considerato ai fini della qualificazione (così come i Giapponesi).
toro35
11 Febbraio 2020 at 23:40
In realtà la Semeraro non solo è attualmente dentro, ma è quasi certa di qualificarsi grazie alla quota continentale. È nettamente la migliore europea nel ranking olimpico accorpato (quinta) tra le vincitrici degli European Games e l’unica che può superarla, l’austriaca vincitrice tra i -50 kg per fare meglio nella sua categoria dovrebbe qualificarsi direttamente, dunque non sarebbe eleggibile per questo pass.
Anche Maresca potrebbe qualificarsi allo stesso modo, ma deve sperare che Horuna si qualifichi nei -75 direttamente e ovviamente che Crescenzo rimanga fuori nei -60.
E visto che Maresca si troverebbe a combattere a Tokyo nella sua categoria al contrario di Crescenzo, e soprattutto la forma di quest’ultimo c’è da augurarsi che vada così.
ghost
12 Febbraio 2020 at 10:50
per la precisione, Silvia Semeraro, oltre alla carta di riserva del posto via European Games 2019, ha anche la concreta possibilità di ottenere la qualificazione diretta, in quanto, se si eliminano i punteggi degli Europei 2019 dal ranking (che verranno sostituiti da quelli di Baku 2020 a breve), è già virtualmente davanti alla Svizzera Quirici (che difende un risultato migliore, quindi rischia molto di più di perdere punti una volta aggiornata la classifica).
mentre Maresca non ha bisogno che Horuna si qualifichi direttamente, in quanto i 2 posti dei -75kg sono già sicuramente occupati da atleti di altri continenti (Oceania, con l’Australiano praticamente intoccabile e Africa, con l’Egiziano Ramadan quasi certo di quel posto anche lui, in quanto l’Europa è l’ultimo continente considerato per “riempire le caselle” degli slot continentali).
tra l’altro, tali posti verranno assegnati solo dopo il completamento del torneo mondiale di Parigi, dove tutti i Paesi non qualificati via ranking potranno iscrivere atleti nelle categorie in cui non hanno già il posto assicurato: in pratica, comunque vada, ci sarà anche da scegliere se dare una chance a Crescenzo al world qualification tournament o portare Maresca a giocarsi la doppia chance, prima sul campo e poi eventualmente con i “recuperi” continentali.
p.s. anch’io penso che sia meglio Maresca di Crescenzo in una classe di peso come quella Olimpica dei -67kg
p.p.s. in ogni caso, questo del Karate è sicuramente uno dei format di qualificazione più assurdi e “punitivi” che ci possano essere.
personalmente, ritengo una follia che il cio abbia riservato così pochi posti per gara (e non abbia lasciato tutte e 5 le categorie del kumite) in uno sport che ai mondiali presenta abitualmente oltre 100 atleti per categoria (e con il limite di un atleta per Nazione in ogni categoria, altrimenti in certe discipline si avrebbero oltre 200 partecipanti).
toro35
12 Febbraio 2020 at 14:55
Prima di tutto ti ringrazio per la risposta.
Hai ragione a sollevare la questione della “priorità ” tra i vari continenti,la situazione è decisamente ingarbugliata e volubile e dato che le variabili sono davvero troppe ho evitato di affrontarla . Dato che l’articolo era sulla situazione attuale mi sono concentrato su quella.
Al momento Horuna è qualificato come quota continentale perché il primo africano è l’egiziano Elsawy nei -67 kg e il secondo africano in quanto a “priorità” verrebbe superato dall’europeo. Il vero problema sarebbe Scott, che uscirebbe dai “quattro” qualora entrasse Horuna, ma per l’Oceania il discorso è ancora aperto perché il neozelandese nel kata non è lontano e mancano diverse gare.
In ogni caso come giustamente hai ricordato il torneo di Parigi potrebbe cambiare le cose, visto che eventualmente sia Elsawy che Scott/Horuna sarebbero teste di serie e potrebbero qualificarsi, così come l’italiano prescelto.
Anche per quanto riguarda i +68 kg ovviamente non ho approfondito perché il discorso è complesso. Anche Ferracuti non è tagliata fuori e nel caso improbabile si qualificassero entrambe sarebbe favorita dal peso ( la scelta dovrebbe spettare al comitato olimpico). In teoria anche qui potrebbe entrare in gioco il discorso priorità nel caso nessuna delle due si qualificasse direttamente, data la crescita dell’egiziana nei +68, la quale grazie all’ultima Premier League a soprattutto ai recenti campionati africani ha superato la connazionale dei -55, e anche per l’Asia la Khaksar nei -55 non è al sicuro, pur avendo un buon margine sulle inseguitrici nella sua categoria. E teoricamente la stessa austriaca potrebbe comunque ancora finire nelle prime 6/7 dando fastidio alla Semeraro. Entrare nel dettaglio farebbe venire il mal di testa, diciamo semplicemente che mi sorprenderebbe non vedere un’italiana ai Giochi in questa categoria.
Concordo sul fatto che 80 posti e 8 categorie siano decisamente troppo pochi essendo lo sport di combattimento con maggiore competitività. Ma essendo la prima volta (e probabilmente l’unica) e avendo ottenuto le 12 gare nella scherma con “soli” 20 anni di ritardo, direi che possiamo accontentarci.
ghost
12 Febbraio 2020 at 15:51
no, al momento Horuna non è qualificato (e se non entra nei primi 4 del ranking, non ha proprio chance di prendere la quota continentale).
la situazione attuale dei ripescaggi vedrebbe il Marocchino del kata (con la seconda quota riservata alle wild card -a termini di regolamento, quasi certamente la quota finirebbe al Kuwait) + Egitto (Elsawy, che peraltro è pari punti col brasiliano Figueira, ultimo dei qualificati, quindi tra i 2 può succedere ancora di tutto) e Italia (Maresca) nei -67 + Australia (praticamente intoccabile questa quota) e Kazakhstan nei -75 + gli USA (Brian Irr) nei +75 (seconda quota per le wild card della “tripartite commission”…e qui ne hanno di possibilità per sbizzarrirsi) al maschile.
al femminile, invece, avremmo la Nuova Zelanda nel Kata (anche qui, quota praticamente assegnata senza se e senza ma) con la seconda scelta riservata al cio/wkf + la Brasiliana Kumizaki nei -55 (questa è la quota più soggetta a eventuali variazioni) e ancora uno slot per cio/wkf + Peru (la Grande è pressochè certa di questa quota) e Iran nei -61 + Egitto e Italia (Semeraro) nei +61kg.
comunque questo weekend c’è un’altra tappa della Premier League e probabilmente cambieranno ancora diverse posizioni.
p.s. se ti interessa, sul forum di totallympics (lo trovi facilmente con “san google”) abbiamo una discussione dedicata anche per la situazione delle qualificazioni del Karate e teniamo una simulazione aggiornata degli spot continentali ad ogni nuovo ranking pubblicato dalla wkf.
toro35
12 Febbraio 2020 at 17:20
Ti ringrazio per le preziose informazioni.
Ti chiedo scusa per il mio errore ma deriva dal fatto che la federazione mondiale indica come 3 il massimo numero di quote continentali per categoria, nonostante sia in evidente contrasto con il massimo di 10 per gara. Horuna sarebbe il terzo dopo il kazako (praticamente certo) e l’australiano. Evidentemente mi sfugge qualcosa, a mia discolpa va detto che è davvero un sistema cervellotico.
Comunque ti sono davvero grato per avermi indicato questa discussione che di sicuro mi semplificherà la vita.