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Lotta, Spartacus conquista Roma! Frank Chamizo campione d’Europa per la quarta volta!

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Il marchio di Spartacus sugli Europei di lotta libera 2020 a Roma. Frank Chamizo si conferma campione continentale della categoria olimpica dei -74 kg al termine di una finale palpitante contro il temibile russo Magomedrasul Gazimagomedov, sconfitto per 5-3 in una contesa risoltasi solo all’ultimo secondo. Per l’italo-cubano si tratta del quarto titolo europeo della carriera, ottenuti peraltro in ben tre categorie di peso differenti (65 kg nel 2016 e 70 kg nel 2017).

L’atto conclusivo si apriva con un Chamizo arrembante. L’azzurro metteva pressione all’avversario, conquistando il primo punto per passività. Gazimagomedov reagiva subito, afferrando la gamba sinistra del caraibico e portandolo a terra con una proiezione: la prima metà della sfida si concludeva dunque sull’1-2.

Il portacolori del Bel Paese metteva poi le mani sulla materassina e vedeva scappare il rivale dell’Est Europa sull’1-3. A questo punto Chamizo rompeva completamente gli indugi: prima portava fuori il gigante russo (2-3), poi lo costringeva ventre a terra con una meravigliosa proiezione a 24″ dalla conclusione, valsa il sorpasso (4-3).

Concitatissimi i secondi finali. Chamizo si difendeva in tutti modi dagli attacchi dell’avversario, facendosi tuttavia nuovamente sorprendere alla gamba sinistra (su questo particolare dovrà lavorare molto in vista del mese di agosto). Gazimagomedov sollevava così l’azzurro e tentava di portarlo fuori dalla materassina, ma il tempo scadeva qualche istante prima che ciò avvenisse. A nulla valeva la richiesta di moviola dell’entourage russo, rifiutata con tanto di punto addizionale assegnato da regolamento all’italiano.

Chamizo ha prevalso dunque contro un avversario durissimo, che peraltro aveva sconfitto il bi-campione del mondo Zaurbek Sidakov nel corso delle selezioni interne (un dato che la dice lunga sull’abbondanza dello squadrone dell’Est Europa). La quarta corona continentale, ad ogni modo, di sicuro non placherà la fame del classe 1992: nella mente di Spartacus albeggia un traguardo ben più alto, che nella sua mente dovrà cancellare la delusione mai dimenticata di Rio 2016.

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Foto: Mariani/Livephotosport

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