Festival di Sanremo

Morgan-Bugo, i motivi della lite a Sanremo: ecco cosa è successo. Nessuna traccia del cantante di Rho

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Neanche un minuto di esibizione di Morgan è riuscito a scatenare il putiferio e a riscrivere la storia del festival di Sanremo. Mai un concorrente (in questo caso due) in 70 anni di edizioni della kermesse canora, era stato squalificato per dissapori o litigio sul palco, mai fino a questa notte: ore 1.43. Amadeus presenta Bugo e Morgan ma ad entrare in scena è solo l’ex giudice di X Factor che non si siede al piano, piazza un foglio e un ipad sul leggio. Di Bugo nemmeno la traccia ma il pezzo inizia e Morgan, in piedi riverso sul leggio, inizia il pezzo con un testo diverso da quello originale (e dunque provoca già in quel momento la squalifica della coppia perchè è vietato dal regolamento),

Morgan, in un’intervista poi rilasciata a Ernersto Assante di Repubblica, spiegherà nella notte che ha scritto il testo alternativo sulle scale delle quinte del teatro Ariston mentre aspettava di esibirsi. Testo che recitava così: “le brutte intenzioni e la maleducazione/ la tua brutta figura di ieri sera», forse riferito all’esibizione durante la puntata dedicata alle cover. Morgan ha proseguito con la provocazione cantando il nuovo testo, «l’ingratitudine la tua arroganza/ fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa” invece dell’originale che recitava così: “Le buone intenzioni, l’educazione, La tua foto profilo, buongiorno e buonasera. E la gratitudine, le circostanze Bevi se vuoi ma fallo responsabilmente Rimetti in ordine tutte le cose Lavati i denti e non provare invidia Non lamentarti che c’è sempre peggio Ricorda che devi fare benzina“.

I dissapori erano nell’aria e già giovedì, serata dedicata alle cover, in cui Bugo e Morgan si sono esibiti nella loro versione di “Canzone per te” che Sergio Endrigo portò al successo nel 1968. Sfuriate di Morgan che chiede e ottiene di dirigere l’orchestra dopo un pomeriggio da incubo, si racconta con ben nove correzioni da parte dell’ex giudice di X Factor alla partitura iniziale dell’arrangiamento che hanno mandato in crisi gli orchestrali. In risposta Bugo sul palco, secondo quanto dichiarato da Morgan, si prende la scena per più tempo rispetto a quello concordato cantando anche una parte riservata a Morgan stesso. Risultato: ultimo posto e stonature assortite, un mezzo disastro. E dire che fra i due c’era un’amicizia forte, rafforzata ulteriormente dall’aiuto offerto da Bugo, vero nome Christian Bugatti, 37 anni, al cantante milanese in occasione dello sfratto ricevuto per il mancato pagamento degli alimenti alle ex mogli.

Amicizia andata in frantumi nei cinque giorni sanremesi. Già nel pomeriggio di giovedì Bugo aveva pubblicato su Instagram frasi sibilline del tipo: “Avete presente i Puffi, ecco ci sono i Puffi da una parte e dall’altra ci sono io, i Puffi poveretti giocano, io no e tiro dritto che lasciavano trasparire tutta la tensione che si stava creando nella coppia, in gara a Sanremo e ultima in classifica prima del “fattaccio”.

All’1.43 di questa notte dopo la prima strofa cambiata da Morgan, solo sul palco, dunque, Bugo fa la sua apparizione, cammina verso il piano dove Morgan sta cantando, strappa via il foglio dal leggio (sul quale poi Morgan svelerà non c’era scritto praticamente nulla) e abbandona il palco dalla porta laterale riservata all’uscita degli artisti senza proferire parola. Morgan prosegue per qualche istante a cantare poi si ferma al momento in cui avrebbe dovuto cantare Bugo, si alza in piedi stranito, nel frattempo entra in scena Amadeus, prontissimo a capire ciò che stava accadendo e, qualche istante dopo anche Fiorello che improvvisa una gag sul fatto che qualcuno gli abbia detto: “Fiore, un malore, vai sul palco!“.

Il resto della storia viene in parte inghiottito dalla notte sanremese. Si sprecano i racconti su quello che è accaduto dopo: qualcuno parla di un Morgan in fuga e nascosto dietro le quinte dell’Ariston per evitare la furia anche fisica di Bugo. Alle 2.09, dopo l’esibizione di Marco Masini, ultimo cantante in gara, Amadeus che aveva provato la via della riappacificazione fra i due chiedendo di cantare per ultimi per evitare la squalifica, dichiara che “La gara finisce qui. Mi dispiace molto perchè ritengo Bugo e Morgan due grandi artisti. Sono squalificati per defezione in base al regolamento”.

Morgan non fugge, anzi rilascia diverse dichiarazioni raccontando la sua versione dei fatti e parlando di ingratitudine e del fatto che il comportamento di Bugo giovedì aveva l’obiettivo di far ritirare Morgan dalla scena. Io sono stato buono, lui uno sciacallo dice sempre a Repubblica il cantante milanese. E di Bugo? Nessuna traccia. L’etichetta dell’artista di Rho, Mescal, rilascia una dichiarazione ufficiale in sala stampa in cui chiede trattamento diverso per i due artisti: Morgan aveva firmato una liberatoria in cui si impegnava a non insultare la Rai ed altri, quindi non capiamo perché sia stato squalificato anche Bugo. Sulla follia altrui non abbiamo gestione. Resta il fatto che di Bugo non c’è neppure l’ombra a Sanremo e sarebbe importante sentire la sua versione dei fatti. E’ possibile che arrivi oggi o domani, una volta smaltita la rabbia che deve essere stata tanta.

Mai nella storia del Festival, si diceva, un artista era stato squalificato per aver cambiato deliberatamente il testo della canzone in gara o per intemperanze sul palco. Al massimo era successo qualche disguido, tipo il microfono che venne infilato in tasca da Vasco Rossi dopo l’esibizione di esordio con “Vado al massimo” nel 1982. Vasco Rossi, alla fine della sua esibizione nella prima serata di gara, s’infilò il microfono in tasca con l’intento di consegnarlo dietro le quinte al cantante che si sarebbe esibito dopo di lui (Christian), ma essendo il filo di questo troppo corto, il microfono cadde sul palcoscenico, provocando un tonfo sordo (tale gesto provocò scandalo in quanto fu all’epoca interpretato come un segno di sfregio del rocker nei confronti del pubblico), e dunque dovette essere raccolto dallo stesso Christian, davanti a tutto il pubblico dell’Ariston. Vasco Rossi svelò solo più avanti di avere compiuto inconsapevolmente quel gesto.

Il litigio di un duetto sul palco di Sanremo è una prima volta assoluta anche se i rischi in passato ci sono stati, in particolare quello tra le sorelle Loredana Bertè e Mia Martini che si presentarono in coppia nel 1993 e furono protagoniste di una lite furibonda sul palco dell’Ariston con tanto di abbandono di entrambe ma si trattava soltanto delle prove del pomeriggio. Tutto si sistemò e le sorelle si esibirono regolarmente chiudendo con il 14mo posto con la canzone “Stiamo come stiamo”.

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