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Motocross, Mondiale MXGP 2020: il ritorno di Tony Cairoli. Forma non ancora al top, ma l’obiettivo resta la decima corona

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Tony Cairoli affila le armi e si prepara per la sua diciassettesima annata nel Mondiale motocross. Si annuncia una stagione quanto mai stimolante per il siciliano ma, contemporaneamente, le incognite non mancheranno. Inutile girarci attorno, per il portacolori della KTM questo 2020 si apre con diverse incognite. In primo luogo la sua condizione fisica, quindi la sua età anagrafica e, infine, il pacchetto dei rivali quanto mai agguerriti in queste ultime annate.

Si tratta di variabili davvero importanti per Tony Cairoli, ostacoli quanto mai complicati che lo dividono dal grande sogno: il decimo titolo iridato della sua clamorosa carriera. Andando per ordine non possiamo non parlare della questione fisica. Com’è ben noto, infatti, il nativo di Patti ha chiuso anzitempo il suo Mondiale MXGP 2019 dopo l’infortunio occorsogli durante il Gran Premio di Lettonia. In quel di Kegums, infatti, il numero 222 si era procurato una grave lesione alla spalla e, dopo l’operazione, non ha più potuto correre. A questo punto Tony Cairoli si presenta ai nastri di partenza di questo nuovo campionato con una spalla ancora in via di guarigione che, gioco forza, non potrà essere immediatamente al 100%. Appare scontato che nelle prime uscite dovrà stringere i denti e, probabilmente, limitare i danni, ben sapendo che ad un livello simile nessuno aspetta nessuno, tantomeno un rivale pericoloso come il nove volte iridato.

Passando al capitolo età, anche in questo caso il tutto non sarà semplice. A settembre, infatti, il siciliano spegnerà 35 candeline e non sarà un traguardo di poco conto. Il motocross è uno sport decisamente selettivo a livello fisico e battagliare contro rivali di 10, 15 anni più giovani non rappresenta certo una passeggiata di salute, anzi. Tony Cairoli sta vivendo queste sue ultime annate ben sapendo che non può primeggiare in tutte le manche di tutti e 20 i Gran Premi, ma centellinando lo sforzo e lavorando di esperienza. Mai come quest’anno questo binomio dovrà essere perfetto, per ottenere il massimo dalle sue possibilità.

Ultimo aspetto, non di poco conto: gli avversari. In questo Mondiale 2020 la MXGP probabilmente ci proporrà un livello elevatissimo. Il campione in carica Tim Gajser sarà, ovviamente, il pericolo pubblico numero uno, ma contemporaneamente tornerà alla carica anche l’olandese Jeffrey Herlings, dopo le vicissitudini di un anno fa. Un terzo (assieme a Tony Cairoli) di qualità incredibile, pronto a lottare metro dopo metro per il titolo. Alle loro spalle non mancheranno gli inserimento dei vari Romain Febvre, Clement Desalle, Gautier Paulin, Jeremy Seewer, Arnaud Tonus e Benoit Paturel, ma raggiungere il trio di testa volta dopo volta non sarà semplice.

Tony Cairoli, invece, vuole raggiungere il suo decimo titolo iridato. L’impresa, perchè tale sarebbe, non appare per nulla semplice ma, nel caso venisse condotta in porta, rappresenterebbe probabilmente il punto più alto della carriera del siciliano che, a quel punto, potrebbe anche iniziare a pensare di chiudere in gloria, entrando definitivamente nella leggenda di questo sport.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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