MotoGP
MotoGP, Andrea Dovizioso: “Ho sgrossato la moto. Bene il telaio, bisogna lavorare sulle gomme”
Andrea Dovizioso si è un po’ nascosto nella prima giornata di Test MotoGP a Sepang e ha concluso in undicesima posizione. Il pilota della Ducati si è risparmiato completando soltanto 35 giri, ma il forlivese non sembra essere preoccupato più di tanto per il riscontro cronometrico e ha già inquadrato il lavoro da fare nei prossimi due giorni in terra asiatica.
Andrea Dovizioso ha analizzato il suo venerdì rilasciando alcune dichiarazioni a it.motorsport.com: “Il classico primo giorno di test dell’anno. La moto non è molto diversa ma avevamo tante modifiche. C’erano cose da mettere a posto. Qualche contrattempo, ma va bene così perché altrimenti queste cose avrebbero potuto verificarsi più avanti. Alla fine oggi abbiamo lavorato proprio poco in generale. Non abbiamo avuto la possibilità di girare e lavorare tanto, ma abbiamo sgrossato la moto“.
Il vice campione del mondo si è soffermato su quello che lo attende nel weekend: “Speriamo però di poter fare sul serio domani soprattutto sulle gomme, perché sono diverse e da quello che ho capito necessitano di una guida differente. E anche la moto va assettata di conseguenza. È da scoprire quanto si possa migliorare. Da quel punto di vista ci sarà da fare un bel lavoro e sappiamo che dovremo anche concentrarci su altre cose che abbiamo da provare. Farà la differenza la velocità. Poi il comportamento lo capiremo solo in gara. Il telaio ci ha convinti, non aveva punti negativi anche se i miglioramenti sono piccoli, si tratta di dettagli. Non c’era motivo per non sceglierlo. Vediamo quanto margine avremo se dovremo esplorare certe strade“.
Gli pneumatici sembrano avere un peso molto importante sul rendimento della moto: “La gomma è diversa nel comportamento. Lo scorso anno arrivavano piccole modifiche dalla Michelin ed eri sempre costretto ad adattarti. Questa volta è proprio un bel cambiamento. Di conseguenza c’è tanto lavoro da fare. Quello che si è visto oggi non è detto che possa essere la realtà nelle prime gare. Abbiamo lavoro da fare, speriamo di poterne fare tanto perché questa pista è perfetta per fare certi tipi di test, il Qatar meno. Quindi ci saranno grossi cambiamenti man mano che si lavora. La gomma ha più grip, si comporta diversamente a centro curva, in trazione. Ha una carcassa differente. Poi come sempre morbida e dura non sono aggettivi giusti per definire le gomme Michelin“.
La Ducati si è sempre distinta per la potenza: “Per quanto riguarda il motore direi bene, ma non ho avuto un raffronto girando vicino ad altri piloti. È chiaro anche che non è che si possano trovare tanti cavalli da un giorno all’altro. Soprattutto noi. La vera differenza la capisci in quinta e sesta, nelle marce precedenti sai che sono tagliate“.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Valerio Origo