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MotoGP, la Ducati riparte da Sepang con diversi dubbi ma anche qualche punto fermo

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Borgo Panigale abbiamo un problema? Andiamo con calma. Dopo quanto visto nella tre-giorni di test riservati alla MotoGP di Sepang (Malesia) potrebbero essersi accesi diversi campanelli di allarme, ma è assolutamente troppo prematuro per entrare in zona “panico” per il team bolognese. I risultati di questo primo antipasto stagionale hanno lasciato ampiamente a desiderare, sia rispetto a quanto visto dodici mesi fa, sia per le aspettative che erano riposte sulla moto tinta di rosso, ma c’è ancora tempo per recuperare terreno.

Il computo generale vede, non senza sorpresa, Francesco “Pecco” Bagnaia fissare il miglior tempo in casa Ducati. Il portacolori del team Pramac ha messo a segno un 1:58.502 a 153 millesimi dal record di Fabio Quartararo quindi al sesto posto c’è Danilo Petrucci con la prima GP20 ufficiale in 1:58.606. Ottavo Jack Miller (Ducati Pramac) in 1:58.616, mentre Andrea Dovizioso è incredibilmente fermo in quindicesima piazza in 1:58.859 a 510 millesimi dalla vetta.

Letti così questi dati potrebbero apparire allarmanti, ma qualche attenuante c’è. Come accade di tradizione il team ufficiale non ama troppo forzare nel corso dei test per cui il cronometro spesso passa in secondo piano, ma non va dimenticato che proprio un anno fa il miglior tempo dei test venne stampato proprio da Danilo Petrucci in 1:58.2.

Cosa è successo, dunque? Sicuramente la nuova nata di Borgo Panigale non sembra avere esordito sotto i miglio auspici. La GP20 non appare perfetta sotto diversi punti di vista, ma le prove comparative potrebbero avere dato la giusta direzione a tecnici e ingegneri per impostare lo sviluppo. Le novità (provate già in autunno tra Valencia e Jerez de la Frontera) riguardano motore, telaio, pesi e sospensioni. Un cambio radicale che va digerito.

L’aspetto più preoccupante, sentendo anche le parole dei piloti, viene rappresentato dalle gomme. Le nuove Michelin edizione 2020 sono decisamente cambiate rispetto a quanto visto un anno fa. Per alcuni versi aumentano il grip, specie in curva, ma la Ducati sembra non avere approcciato nel migliore dei modi con i nuovi pneumatici della casa francese, un rischio notevole nella MotoGP di questi anni.

La Ducati, quindi, saluta Sepang e punta il mirino verso Losail, sia per la seconda parte dei test pre-stagionali, sia per l’esordio del campionato dell’8 marzo. Tempo per risalire la china non manca, ma sarà più importante trovare la giusta direzione per collocare tutte le novità proposte. Andrea Dovizioso e compagni sono tranquilli, ma in un mondo competitivo come la classe regina, nessuno aspetta nessuno, e ogni secondo perso rischia di non essere più recuperato. La stagione 2020 potrebbe decidersi già ora, e la scuderia di Borgo Panigale di sicuro non vuole che accada.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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