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MotoGP, Test Sepang 2020: inizia la stagione! Valentino Rossi e Dovizioso per il riscatto, tutti contro Marc Marquez

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Dal 7 al 9 febbraio il circuito di Sepang (Malesia) sarà teatro dei test 2020 di MotoGP. Le nuove “nate” della classe regina dovranno essere rodate e sviluppate per far capire ai tecnici e ai piloti che strada seguire per la massimizzazione della prestazione. Si ripartirà, ponendosi la solita domanda: Marc Marquez sarà battibile?

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Lo spagnolo, reduce dall’ottavo successo iridato in carriera, ha chiuso la propria stagione in maniera regale a Valencia (Spagna): 12 vittorie, 82 in carriera, primo di sempre ad abbattere la barriera dei 400 punti in un’annata (420) e mai peggio di secondo nelle gare nelle quali ha visto il traguardo (18 su 19). Un successo che ha permesso alla Honda di completare il suo tris, visto il titolo del Team HRC, oltre a quello personale dell’iberico e del marchio giapponese. Le vere incertezze in casa Marquez riguardano le sue condizioni fisiche. I postumi dell’operazione alla spalla di fine 2019 si fanno ancora sentire e la condizione in vista delle prove malesi non sarà al 100%. Tuttavia, conoscendo le qualità dell’asso nativo di Cervera, si può scommettere che sarà sempre il riferimento. In questo senso, il confronto con il fratello Alex sarà uno dei temi già da questi test malesi.

Il 2020 sarà un anno particolare per Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Il forlivese, secondo in classifica generale negli ultimi tre anni nella massima cilindrata, ha dovuto fare i conti con l’egemonia “Marqueziana” e con una moto, la GP19, non così performante come tutti si sarebbero aspettati. Le sole due vittorie dell’anno passato, a Losail (Qatar) e a Spielberg (Austria), non possono di certo bastare al forlivese, deciso a lottare per l’iride. Indubbiamente, i nove podi sono stati un buon bottino, ma non sufficiente per contrastare l’incedere del “Cannibale” spagnolo. Per questo i 151 punti di ritardo da Marc hanno offerto ai tecnici della Rossa degli spunti di riflessione e l’obiettivo è quello di rendere la Desmosedici 2020 più guidabile del modello precedente, conservando intatte le qualità in termini di potenza. Dovizioso e lo stesso Danilo Petrucci si attendono questo dalla nuova “creatura” di Borgo Panigale e alla pista spetterà esprimere il giudizio definitivo.

Un verdetto atteso sarà anche quello per Valentino. A motori spenti, delle decisioni sono state prese in Yamaha: si punta sullo spagnolo Maverick Vinales e sul francese Fabio Quartararo nel team ufficiale l’anno venturo (2021) e Rossi dovrà trovare una soluzione alternativa. L’ipotesi del Team Petronas, con trattamento da ufficiale, potrebbe essere valida, considerando anche che la scuderia di Iwata ha deciso di investire sull’ultimo in grado di portare a casa l’iride, ovvero Jorge Lorenzo, scelto per ricoprire il ruolo da collaudatore e soddisfacendo un desiderio del “Dottore”. A prescindere da tutto, però, solo il cronometro saprà dare una risposta definitiva. Se si va a valutare il rendimento del nove volte iridato, si deve prendere atto che le prestazioni non siano state all’altezza delle aspettative: solo 3 GP vinti dal famoso 2015 (ultimo anno nel quale Rossi è stato capace di lottare fino in fondo per il Mondiale) e l’ultimo sigillo risalente a 47 corse fa (Assen nel 2017). Dati che, associati al settimo posto dell’anno passato nella classifica generale, hanno portato Yamaha a considerare altro, ovvero il “Top Gun” del Motomondiale e “El Diablo”, che da rookie nel 2019 ha conquistato sette podi e sei pole-position.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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