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MotoGP, Test Sepang 2020: Valentino Rossi inizia una nuova sfida a 41 anni. Tornare competitivo per allontanare l’addio

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L’appuntamento è fissato: dal 7 al 9 febbraio a Sepang (Malesia) si inizierà a lavorare alacremente sulle nuove “nate” in MotoGP. I primi tre giorni di prove saranno importanti per delineare quale sarà lo sviluppo da seguire per arrivare l’8 marzo, a Losail (Qatar), nel modo migliore. Sarà un anno particolare per Valentino Rossi. Il Team Factory Yamaha ha preso delle decisioni forti: si punta sulla nouvelle vague rappresentata dallo spagnolo Maverick Vinales e dal francese Fabio Quartararo a partire dal 2021. Il “Dottore” dovrà cambiare la locazione del proprio “studio”.

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Il 16 febbraio il campione di Tavullia compirà 41 anni e per chi ha iniziato la sua storia nel 1996 ci potrebbe essere la tentazione di far calare il sipario. E’ passato del tempo, da quando Eros Ramazzotti cantava “Più bella cosa”, oppure i Fool’s Garden ci accompagnavano con “Lemon Tree”. E’ il caso quindi di inserire “The End” dei Doors come colonna sonora dell’annata del nove volte iridato? Dipenderà dai risultati. Il 2019 è stato un anno assai negativo e il trovarsi nel pieno dell’era di Marc Marquez non è assolutamente facile per chi ha vinto 115 GP, è salito sul podio in 234 occasioni e ha ottenuto 65 pole-position.

Sfoglierà la margherita il “46” e farà una scelta. Il partito del “Basta corse” ha sempre più seguaci e forse potrebbe contendere il ruolo di leader alla Lega di Matteo Salvini. Potrebbe essere un’idea? Al di là delle battute, il rendimento del centauro italiano da quel famoso 2015 (ultimo anno nel quale Rossi è stato capace di lottare fino in fondo per il Mondiale) non è stato esaltante: solo 3 GP vinti e l’ultimo sigillo risalente a 47 corse fa (Assen nel 2017). Dati che, associati al settimo posto dell’anno passato nella classifica generale del 2019, hanno portato la scuderia di Iwata a sposare la causa del “Top Gun” del Motomondiale e di “El Diablo”, che da rookie nella stagione passata ha conquistato sette podi e sei pole.

Le motivazioni, però, per andare avanti ci sono ancora e la soluzione potrebbe essere quella di accasarsi nel Team Yamaha Petronas, avendo un trattamento da ufficiale, e cercare di dar forza alla fazione “Yes, we can”. Si potrebbe addirittura ricostituire la storica coppia con Jorge Lorenzo, attuale collaudatore della Yamaha e tentato da un clamoroso ritorno in sella. Senza voler mettere il carro davanti ai buoi, solo il cronometro saprà dare un’indicazione precisa sul da farsi.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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