MotoGP
MotoGP, Test Sepang 2020: Valentino Rossi saluta la Malesia con rinnovata fiducia, sarà così anche a Losail?
Mai fidarsi dei test pre-stagionali direbbe un vecchio adagio, ma per quanto riguarda Valentino Rossi non ce n’è pericolo. Il “Dottore”, infatti, negli ultimi anni spesso ha dimostrato di poter ottenere buoni risultati dalla pista di Sepang, salvo poi crollare rapidamente sin da Losail, prima con la sessione di test, quindi con il primo appuntamento del Mondiale di MotoGP.
La tre-giorni malese ha proposto il pilota di Tavullia in buono spolvero in ogni turno. Dopo un venerdì e un sabato nei quali ha preferito badare al sodo, lavorando sul passo gara e sui nuovi dettaglio della sua M1, il nove volte campione del mondo ha chiuso domenica con un ottimo tempo a poco meno di 2 decimi da Fabio Quartararo che, oltre ad avere esaltato la moto di Iwata, ha dettato legge in questi test.
Come inizio, dunque, non c’è male per Valentino Rossi. Sicuramente meglio rispetto ad un anno fa, quando conclude in decima posizione con un tempo nettamente più alto. 1:58.541 nel 2020 contro l’1:59.1 di dodici mesi or sono. Cosa può significare quest miglioramento? Contando che in generale, invece, la migliore prestazione del 2019 di Danilo Petrucci (1:58.2) non è stata migliorata da Quartararo che si è fermato all’1:58.349.
Si potrebbe dire, quindi, che la nuova moto della scuderia nipponica sia meno ostica per lo stile di guida del pesarese. L’edizione precedente spesso si è rivelata un vero e proprio rompicapo, poco potente, con immensi problemi in uscita di curva e con le gomme. La M1 del 2020, invece, appare più veloce sul dritto, meno ostica in curva e, soprattutto, delicata con gli pneumatici. Se un anno fa, infatti, dopo metà gara le gomme della moto con il numero 46 rischiavano di crollare in ogni momento, i primi chilometri attuali sembrano segnare una nuova era. A differenza di altri marchi (come la Ducati) le nuove Michelin garantiscono maggiore grip alla Yamaha, il vero tallone d’Achille delle ultime annate del “Dottore”.
Buoni tempi, feeling positivo con la moto, e comportamento con le gomme interessante. Come primo bilancio non ci sarebbe certo da lamentarsi per il pilota di Tavullia ma, come ha sottolineato lui stesso in prima persona, tutto questo dovrà essere riconsiderato nei prossimi test di Losail, laddove l’8 marzo prenderà anche il via il Mondiale MotoGP 2020. Se anche in quel caso i feedback di Valentino Rossi saranno improntati verso il sereno, potrebbe aprirsi davvero un nuovo campionato, con la moto numero 46 decisamente più competitiva rispetto alla scorsa annata nella quale, senza mezzi termini, ha arrancato.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo