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Fondo
Nuoto di fondo, Gregorio Paltrinieri riprende la sfida delle acque libere a Doha
“Le sfide sono come l’aria che respiro“: si potrebbe sintetizzare così il pensiero di Gregorio Paltrinieri ogni qualvolta che il carpigiano incontra l’elemento che dà la vita: l’acqua. Il 2019 si è chiuso con il sorriso per Greg: l’oro nei 1500 stile libero continentali a Glasgow (Gran Bretagna), nella mai troppo amata piscina, aveva il sapore della rivincita. Una vittoria significativa che ha un po’ zittito chi lo riteneva già in parabola discendente, rilanciandone le quotazioni in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Una competizione nella quale l’azzurro ha già conquistato il pass a Riccione nelle tanto gradite 30 vasche.
Questa stagione sarà dunque quella più importante di tutte, la chiosa di un quadriennio in cui le soddisfazioni non sono mancate, al pari di qualche piccola delusione. Paltrinieri, però, ha saputo trovare da quest’ultime nuove motivazioni, alzando la posta in palio e non concentrandosi solo nelle gare in piscina (800/1500 sl), ma anche nelle acque libere. Per questo l’azzurro, con il biglietto a Cinque Cerchi nella 10 km, vuol far bene anche nel fondo, ambendo ad essere il primo a imporsi in entrambe le specialità ai Giochi giapponesi. Un obiettivo molto complicato, che però Gregorio vuol onorare fino in fondo perché attraverso la ricerca di nuovi traguardi da raggiungere può dare il proprio 100%.
Lo ritroveremo a Doha (Qatar), nella prima tappa delle World Series del nuoto di fondo che andrà in scena domani. Con lui ci sarà la vincitrice della competizione del 2019 Rachele Bruni (terza in questa specifico appuntamento l’anno scorso) e Mario Sanzullo. Gli atleti, giova ricordarlo, sono tutti già qualificati per le Olimpiadi grazie al piazzamento nella 10 km mondiale a Gwangju (Corea del Sud). Sarà un bel banco di prova per Greg, desideroso di fare sempre più esperienza in questo format particolare. Niente si improvvisa e il testarsi in un contesto agonistico di alto livello è indubbiamente utile per arrivare a Tokyo maggiormente cosciente dei propri mezzi.
C’è quindi curiosità sul riscontro finale di questa prova e di ciò che il pluricampione mondiale e campione olimpico dei 1500 stile libero saprà fare.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse