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Tokyo 2021

Olimpiadi Tokyo 2020 a rischio cancellazione per il coronavirus? Gli organizzatori rassicurano

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Di una cosa siamo sicuri: gli organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo 2020 non si stanno certo annoiando, loro malgrado. Oltre alle inevitabili apprensioni per allestire a dovere la più grande kermesse sportiva internazionale quadriennale, e ben sappiamo come i nipponici ci tengano a non lasciare nemmeno una virgola fuori posto, ora però per loro si sta stagliando all’orizzonte un rischio che nessuno aveva calcolato fino a qualche mese fa, ma che ora potrebbe diventare un vero e proprio “spauracchio” con un programma che è davvero messo in discussione. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente del tanto temuto coronavirus che sta mettendo in ginocchio la vicinissima Cina e allarmando l’intero mondo, e non c’è tanto da usare mezzo termini.

Nelle ultime ore, come se non bastasse, è arrivata una ulteriore notizia che sottolinea in maniera perfetta come si stiano vivendo queste ore in quel di Tokyo: la maratona della megalopoli giapponese prevista per domenica primo marzo è stata cancellata o, per meglio dire, ridotta all’osso. Prenderanno il via alla gara, come spiega la Gazzetta dello Sport, solamente 200 professionisti e gli atleti paralimpici in carrozzina. Tutto il resto no, non ci sarà. Anzi, giova ricordare che quest’anno maratone vere e proprie nella capitale del Paese del Sol Levante, non ci saranno, dato che quella dei Giochi Olimpici era già stata spostata in quel di Sapporo, per evitare le altissime temperature (unite ad un tasso di umidità a livelli record) che si annunciano nell’estate edochiana.

L’ultima cancellazione giunta in ordine di tempo è la più pesante, senza alcun dubbio. Il significato è chiaro e ben definito: il coronavirus non sta facendo assolutamente dormire sonni tranquilli agli organizzatori della trentaduesima Olimpiade estiva. Il rischio dei contagi fa paura a tutti, anche a chi dovrà gestire due settimane di sport con atleti e spettatori che giungeranno da ogni parte del globo, sin dalla cerimonia inaugurale che si terrà presso lo Stadio Nazionale di Tokyo nella giornata del 24 luglio.

Fino a pochi giorni fa l’invito a disertare la maratona (che per il popolo giapponese ha un valore intrinseco davvero elevatissimo) era rivolto solamente agli atleti cinesi iscritti. Da ieri, invece, è rivolto a tutti. Una prima avvisaglia di quello che potrebbe succedere da qui a pochi mesi per i Giochi Olimpici? La Cina, purtroppo, è molto vicina alle coste nipponiche e l’esempio della nave Diamond Princess (con oltre tremila passeggeri fermi in quarantena proprio nel mare che divide le due Nazioni) è all’ordine del giorno.

La situazione è in completo divenire ma la fibrillazione si potrebbe manifestare da un momento all’altro, e le motivazioni sono assolutamente semplici da capire. Le Olimpiadi subiranno modifiche, rivoluzioni o, addirittura, verranno cancellate? No, non si tratta di domande campate per aria e siamo certi che anche a Tokyo i dubbi ci siano e, anzi, aumentino giorno dopo giorno. Per il momento la calma regna ancora sovrana e le parole di Yoshiro Muro, presidente del comitato organizzatore, assicurano che tutto è sotto controllo e non ci sono piani alternativi nel cassetto. Ma sarà davvero così?

La speranza di tutti, ovviamente, è che in Cina la situazione riguardante il coronavirus venga stabilizzata e il rischio contagio si riduca a zero. Al momento i numeri fanno paura, com’è ovvio che sia. I casi accertati sono 73.433, con 1.873 morti e 12.677 persone ricoverate. Tra queste in Cina sono 72.436 i casi con 1.868 morti, mentre in Giappone le cifre parlano di 619 casi accertati e un solo decesso. I Giochi Olimpici sono accerchiati da questa situazione e nelle prossime ore non si potrà fare altro che attendere notizie da Tokyo per capire se, come annunciato “tutto sarà confermato” o se, invece, la kermesse più attesa del 2020 sarà effettivamente a rischio.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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