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Tokyo 2021

Olimpiadi Tokyo 2020 a rischio coronavirus: rischio spostamento o cancellazione. Tutti gli scenari. Malagò ottimista

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L’emergenza mondiale generata dal Covid-19, più comunemente noto come Coronavirus, non si placa, anzi potrebbe condizionare pesantemente anche lo svolgimento delle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’allarme è stato lanciato da Dick Pound, membro del Cio dal 1978, che ha delineato tutti i possibili scenari per l’estate dei Giochi: tre mesi è il tempo che il comitato si prenderà per fare tutte le valutazioni del caso.

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La cerimonia d’apertura è programmata per il 24 luglio ma chiaramente le decisioni andranno prese con anticipo: Di certo si può aspettare fino a due mesi prima dell’inizio dei Giochi – ha affermato Pound – “Bisogna iniziare a organizzare tante cose: la sicurezza, il cibo, il Villaggio Olimpico, gli hotel. Se non ci saranno le condizioni, probabilmente si andrà verso un annullamento. La nuova guerra è questa e bisogna affrontarla. La gente dovrà esser certo che la situazione sia sufficientemente sotto controllo per partire verso Tokyo con fiducia”.

“Quella da prendere è una decisione enorme” – ha continuato il canadese – Non si può posticipare qualcosa che ha le dimensione di un’Olimpiade. Ci sono tantissime parti coinvolte, tantissimi interessi in ballo. E anche spostarla altrove è difficile, perché ci sono pochi posti al mondo in grado di garantire tutto ciò che serve per i Giochi in così breve tempo“. Pound ha poi lanciato un appello agli atleti: “Fino a prova contraria andrete a Tokyo. Al momento tutto porta a dire che si gareggerà. Quindi restate concentrati e allenatevi, con al sicurezza che il Cio non vi sta spingendo verso una situazione di pandemia”.

Molto più ottimista il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Bisogna essere fiduciosi. Sarei un irresponsabile se dicessi una cosa diversa, sono un membro del Cio. I Giochi si faranno assolutamente, ogni giorno parliamo con il Cio e non c’è alcun elemento inverso, vi do la mia parola d’onore”

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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