Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico: il ritorno ai programmi olimpici di Hanyu, l’ascesa di You e Kagiyama. Le impressioni dei Four Continents 2020
Conferme, leadership e due nuovi giovani talenti in ascesa. Sono queste le caratteristiche che hanno fatto grande la ventunesima edizione dei Four Continents, andata in scena la scorsa settimana presso la Waikiki Mokdong Ice Rink di Seoul, in Corea Del Sud. Gli occhi del mondo sono stati tutti puntati su Yuzuru Hanyu che ha conquistato l’ultimo titolo ancora non presente nella sua bacheca presentando dopo un anno e mezzo i due programmi olimpici della stagione 2017/2018, generando sentimenti contrastanti.
L’alieno ha estremamente convinto nello short program, dove ha apportato alcune modifiche rispetto alla disposizione degli elementi, inaugurando regolarmente il segmento con il quadruplo salchow ma ponendo in zona bonus il triplo axel anziché la combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop; la musica della performance, ovvero “Ballata No. 1 in Sol Minore Op. 23” di Frederic Chopin è risultata ancora una volta assolutamente perfetta per le caratteristiche del pattinatore, in quanto colonna sonora perfetta per le sue caratteristiche tra cui spiccano la scorrevolezza, la fluidità, l’estremo molleggio della gamba portante e del controllo dell’attrezzo in generale. Aver superato nuovamente il record del mondo nel segmento, arrivando fino a quota 111.82, dimostra quanto sia stata proficua la scelta di voler cambiare spartito in corsa.
Risulta molto più complesso giudicare invece il programma libero, ancora indubbiamente da affinare; come per lo short, anche la selezione musicale di “Seimei” ha dato certamente più tranquillità al nipponico che, però, è stato autore di diversi passaggi a vuoto, forse causati da una condizione del ghiaccio non ottimale. In generale rispetto alle prima parte di stagione il Campione Olimpico ha deciso di inserire come primo elemento il quadruplo lutz, per poi passare al quadruplo salchow, al triplo axel e a quello che certamente diventerà il quadruplo flip (eseguito volutamente da tre giri) in occasione dei Mondiali canadesi, collocando in zona bonus i due quadrupli toeloop e il secondo triplo axel combinato con il triplo toeloop. Al netto di tutto, anche con il cambio di musica, lo spettro di Hanyu sarà sempre e solo uno: la stanchezza, motivo per cui certamente in questo ultimo mese prima della rassegna iridata l’atleta e il suo staff dovranno trovare un modo per risparmiare quanto più possibile le energie durante il corso della prova senza ovviamente svilire la meravigliosa coreografia.
Rimanendo in campo maschile non si può non segnalare la significativa prestazione di Yuma Kagiyama, talento in ascesa del pattinaggio giapponese che si è piazzato al terzo posto al debutto assoluto nella massima categoria in ambito internazionale, convincendo pubblico e giuria con un segmento lungo ornato da due quadrupli toeloop e due tripli axel, oltre che con una qualità importante nelle voci delle componenti del programma “skating skills” e “transition“.
Il dominio nipponico si è verificato in parte anche nel settore femminile con la vittoria netta di Rika Kihira, la quale ha agilmente conquistato la vetta per il secondo anno consecutivo, potendosi permettere anche una defaillance nel triplo axel nel libero. La vera notizia per la nativa di Nishinomiya sta tutta nel recupero di un importante salto come il triplo lutz, ritrovato e perfettamente eseguito in entrambi i programmi, con cui potrà davvero dire la sua anche nella difficile battaglia con le fuoriclasse russe per una medaglia iridata. Come nella categoria maschile anche questo caso abbiamo assistito a una vera e propria consacrazione, quella dell’atleta di casa Young You, talento in grande crescita che ha ormai consolidato un salto complesso come il triplo axel dimostrando una certa evoluzione anche nell’aspetto interpretativo.
E poi le grandi conferme delle restanti due specialità: nella danza Madison Chock-Evan Bates hanno consolidato la leadership interna trionfando ai danni di Madison Hubbell-Zachary Donohue, scivolati al terzo posto a causa anche di una sbavatura nella sequenza di twizzles. Da rimarcare inoltre la quarta posizione ottenuta dai cinesi Shiyue Wang-Xinyu Liu, ennesimo frutto della scuola più forte del mondo, quella di Marie France Dubreuil e Patrick Lauzon.
Prestazione non perfetta nelle coppie d’artistico per Wenjing Sui-Cong Han, i quali hanno centrato la sesta vittoria nel trofeo commettendo due sbavature, rispettivamente nel lanciato dello short program (solo doppio il flip) e nel salchow in parallelo nel libero, ruotato da due giri. Ai Mondiali di Montreal, visto lo straordinario momento dei russi Aleksandra Boikova-Dmitri Kozlovskii, i Vice Campioni del mondo saranno chiamati a non sbagliare nulla in una gara che si giocherà, salvo clamorosi colpi di scena, sul filo dei centesimi.
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Foto: Valerio Origo