Rugby
Rugby femminile, Sei Nazioni 2020: Galles-Italia, le azzurre per partire col piede giusto
Il primo weekend azzurro del Sei Nazioni 2020 si concluderà domenica pomeriggio, fischio d’inizio alle 14 italiane, a Cardiff, all’Arms Park, quando scenderanno in campo le nazionali femminili di Galles e Italia. Una sfida molto attesa per molti motivi, a partire da una rivalità diventata sempre più affascinante con il passare degli anni. Basti pensare che dopo il successo delle azzurre in Italia nel 2015, nelle ultime quattro edizioni sono arrivate ben tre vittorie esterne (due azzurre, una gallese) e il pareggio per 3-3 dello scorso anno, con un computo totale di sei successi a testa negli scontri diretti nel Sei Nazioni.
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Un pareggio che ha lasciato l’amaro in bocca all’Italia in un’annata che l’ha vista chiudere al secondo posto, sconfitta solo dall’Inghilterra, e un pareggio che le azzurre vogliono “vendicare” domenica all’Arms Park. Per espugnare il leggendario campo di Cardiff Andrea Di Giandomenico parte dalla sua nuova capitana, Elisa Giordano, che guiderà le azzurre con la maglia n.8 per la prima volta nel Sei Nazioni, affiancata da Giada Franco e Ilaria Arrighetti. Giordana Duca e Valeria Fedrighi si confermano in seconda linea; mentre completano il pacchetto degli avanti Lucia Gai, Melissa Bettoni e Silvia Turani.
Sarà Barattin, già record di presenze azzurre, conquisterà il 92esimo cap vestendo la maglia numero 9; la affiancherà Beatrice Rigoni nel ruolo di mediano di apertura. Nei tre quarti esordio assoluto per Vittoria Ostuni Minuzzi, in campo fin dal primo minuto con la maglia n.15, alle ali Maria Magatti e Sofia Stefan, ai centri Michela Sillari e Beatrice Campomaggi. In panchina spiccano le giovanissime Francesca Sgorbini e Laura Paganini, pronte a debuttare nel 6 Nazioni.
Dall’altra parte, invece, il Galles si presenta al torneo con un nuovo tecnico, Chris Horsman, che prende il posto di Rowland Phillips, che ha chiuso la sua esperienza iniziata nel 2016. Se l’Italia ha nel mirino anche il torneo di qualificazione ai Mondiali di settembre, le gallesi già qualificate hanno iniziato un percorso che le porterà a Nuova Zelanda 2021 tra 18 mesi. Così Horsman nel gruppo delle convocate per il torneo ha incluso una esordiente, Ruth Lewis, e ben 11 giocatrici che hanno fatto il loro debutto internazionale solo nella serie di test di novembre. Una squadra dunque giovane, ma che non va assolutamente sottovalutata.
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Foto: Mattia Radoni – LPS