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Rugby, Sei Nazioni 2020: domani Francia-Italia. Le chiavi tattiche del match: le armi degli azzurri per mettere paura ai Galletti

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Tornerà in campo domani pomeriggio l’Italia del rugby e a Parigi sfiderà la Francia di Fabien Galthié nella seconda giornata del Guinness Sei Nazioni 2020. Gli azzurri arrivano all’appuntamento dopo la deludente prestazione di Cardiff, con il Galles che si è imposto con un netto 42-0. Di contro, la Francia ha sorpreso tutti nella prima giornata, battendo i favoriti d’obbligo dell’Inghilterra per 24-17, al termine di un match dominato per un’ora – dove si sono trovati avanti anche 24-0 – e subendo il ritorno britannico solo nel finale.

Per l’Italia, dunque, la sfida di domenica sarà durissima e i Bleus si presentano all’appuntamento da favoriti. Ma gli azzurri hanno le armi per rispondere alla superiorità francese e cercare di ribaltare un pronostico che appare scritto. In primo luogo, viste le due partite del primo turno, molto si deciderà sui punti d’incontro. L’Italia, che ai Mondiali in Giappone ha saputo di saper dominare questa fase del match con Steyn, Polledri e Negri, dovrà ritrovare quell’aggressività nei breakdown che è mancata a Cardiff. Rispondere colpo su colpo a Gregory Alldritt. Charles Ollivon, Paul Willemse e Bernard le Roux sarà fondamentale sia per rallentare il gioco spumeggiante della Francia, sia per provare a rubare ovali importanti sia, infine, per garantire alla mediana palloni veloci da giocare per muovere i nostri trequarti.

Dove gli azzurri rischiano di soffrire è proprio in mediana.  La giovanissima mediana francese, formata da Antoine Dupont e Romain Ntamack garantisce tante opzioni, con il mediano di mischia bravissimo sia a muovere l’ovale all’esterno sia a trovare i break vincenti e, infatti, due delle mete francesi sono arrivate da sue iniziative. Nell’Italia di Cardiff ha convinto Callum Braley, mentre la prova di Tommaso Allan è stata piuttosto anonima. L’apertura azzurra dovrà alzare il ritmo per reggere il confronto ed essere anche molto presente in difesa per fermare le folate della coppia transalpina. Per Braley, invece, come detto molto dipenderà dagli uomini di mischia e da come i palloni usciranno dalle ruck. Palloni veloci e giocabili garantiranno a Braley di velocizzare l’attacco azzurro, mentre se si faticherà ad avere palloni giocabili allora la difesa dei Bleus rischia di dominare sull’attacco azzurro.

Punti di forza dell’Italia, invece, sono mischia e touche. La Francia con l’Inghilterra ha sofferto in mischia chiusa e qui gli azzurri dovranno dare il 100% per instillare dubbi nel pack transalpino e forzare i padroni di casa all’errore o al fallo. In rimessa laterale, invece, sia Braam Steyn sia Niccolò Cannone sono stati perfetti a Cardiff e Luca Bigi dovrà continuare a effettuare touche precise per dare all’Italia delle piattaforme d’attacco interessanti. Entrambe le squadre hanno cambiato pochissimo rispetto a una settimana fa, con il solo Sarto sacrificato da Smith, che mette Hayward a estremo (puntando su ripartenze e calci) e spostando Minozzi all’ala.

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duccio.fumero@oasport.it

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Foto: Massimiliano Carnabuci – LPS

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