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Rugby, Sei Nazioni 2020: i promossi e i rimandati dell’Italia dopo la sfida col Galles. Ok Cannone, ko Bellini

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È stato archiviato il primo fine settimana del Guinness Sei Nazioni 2020 e le sorprese non sono mancate. La Francia che annichilisce per un’ora la favoritissima Inghilterra, costringendola al primo ko, mentre l’Irlanda soffre più del dovuto per avere la meglio della Scozia nella sfida tra due deluse dell’ultimo Mondiale. Poche sorprese, invece, a Cardiff, dove il Galles ha battuto con un netto 42-0 l’Italia, senza neppure spingere troppo sull’acceleratore. Gli azzurri hanno mostrato tutti i limiti dell’ultimo periodo, soffrendo nei punti d’incontro, senza idee in attacco e subendo mete troppo facili.

Difficile, dunque, dopo un risultato così rotondo trovare promossi e bocciati in una squadra che non ha girato a tutto tondo, dove chi si è salvato comunque ha meritato al massimo una sufficienza, mentre è difficile gettare la croce addosso ai singoli giocatori in una squadra che non funziona. Cerchiamo, però, di vedere chi si è salvato nella disfatta di Cardiff e da chi ci si sarebbe oggettivamente aspettati di più.

Tra i promossi c’è sicuramente l’esordiente Niccolò Cannone. La seconda linea del Petrarca Padova non ha pagato lo scotto della sua prima a livello internazionale e in uno stadio come il Principality e ha giocato con coraggio e convinzione. Molto buono in difesa, ha provato a farsi vedere anche palla in mano. Era uno dei dubbi della vigilia, ma a venir promosso c’è sicuramente Carlo Canna. Non per il gioco offensivo, ahimé di palloni giocabili ce ne sono stati pochi, ma le perplessità sulle sue capacità difensive contro due centri come Parkes e North sono state cancellate dai 15 placcaggi effettuati, miglior azzurro in questa statistica. Buona, come sempre, la partita di Jake Polledri, che ha rubato tre palloni ed è stato sempre presente. Infine, seppur a volte un po’ lento (ma la colpa va divisa con chi non ripuliva a dovere le ruck), buona prestazione di Callum Braley in mediana. Con 86 passaggi è stato il migliore dell’intero weekend e dà garanzie in mezzo al campo.

Come detto, difficile gettare la croce addosso a qualcuno dopo un 42-0 che ha visto il Galles dominare tout court. Tra i rimandati, nonostante i 105 metri corsi, c’è Mattia Bellini. L’ala si è trovata spesso in difficoltà in difesa, ma soprattutto quell’in avanti clamoroso fatto nei propri 22 metri è stato emblematico delle difficoltà di una squadra che a un certo punto non sapeva più che pesci pigliare. Non pervenuta anche l’altra ala, Leonardo Sarto, anche se con pochi palloni giocabili era difficile mettersi in mostra. Ha corso tanto, 142 metri, e ha fatto quattro offload, ma ieri a Cardiff Matteo Minozzi non ha saputo fare la differenza, sbattendo contro la difesa gallese. Con una squadra come quella di Pivac forse servirebbe un estremo più portato a calciare che a risalire il campo. Infine, mentre sono stati più che sufficienti Luca Bigi e il giovane Giosué Zilocchi, poco incisiva la prestazione in prima linea di Andrea Lovotti, che ha sofferto molto in mischia.

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Foto: Massimiliano Carnabuci – LPS

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