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Rugby, Sei Nazioni 2020: Italia, a Parigi è missione impossibile, ma occhio alle sorprese

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Si disputa oggi, domenica 9 febbraio, con il fischio d’inizio previsto alle ore 16.00 l’ultimo match del secondo turno del Guinness Sei Nazioni e in campo scenderanno la Francia e l’Italia. I risultati di una settimana fa parlano di un match all’apparenza già chiuso alla vigilia, con i Bleus che si sono imposti al termine di un bellissimo match sulla forte Inghilterra, mentre gli azzurri sono stati surclassati dal Galles, perdendo ben 42-0. E, oggettivamente, quella di Parigi è una missione impossibile per i ragazzi di Franco Smith, ma nonostante il pessimismo – o realismo – della vigilia ci sono diversi fattori da valutare e che possono far sognare una sorpresa questo pomeriggio.

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La Francia è forte, non vi è dubbio, e ha diverse individualità di assoluto livello. Ma è una squadra che storicamente nel recente passato ha alternato prestazioni maiuscole a passaggi a vuoto pericolosi. Inoltre, come si è visto nella ripresa del match contro l’Inghilterra, è una squadra giovane, inesperta, e se messa sotto pressione rischia di commettere facilmente errori. Per l’Italia, dunque, fondamentali sono i primi 10/15 minuti del match. Reggere l’urto degli attacchi transalpini in questa fase, limitare al massimo gli errori difensivi e i falli e restare vicino nel punteggio può instillare dubbi nel XV di Fabien Galthié e mettere i padroni di casa sotto pressione.

I Bleus hanno dominato in quasi tutte le fasi contro l’Inghilterra, ma l’ingresso in campo di Ellis Genge nella ripresa ha creato grossi problemi al pacchetto di mischia transalpino. In mischia chiusa i francesi sono attaccabili e l’Italia dovrà puntare forte su questo fondamentale per mettere in difficoltà la squadra di Galthié sia quando ha l’introduzione dell’ovale – per limitarne al massimo le ripartenze – sia quando sono gli azzurri palla in mano, forzando possibilmente il pack dei padroni di casa al fallo. Mischia e rimessa laterale sono i punti di forza dell’Italia e sarà da questi che dovrà partire per mettere pressione e dubbi ai francesi.

Arrivare alla prima parte della ripresa con il match ancora in bilico, con una mischia dominante e con una difesa che pressa e rende difficile il gioco arioso e spettacolare dei francesi è la conditio sine qua non per Bigi e compagni di provare a fare il colpaccio a Parigi. Se si arriverà nell’ultima parte del match con un punteggio equilibrato, allora l’esperienza degli azzurri e la gioventù dei padroni di casa potrebbe diventare fondamentale. Cinismo, che è mancato in Galles, e sangue freddo saranno le armi per provare a scardinare la fortezza transalpina. Anche perché Francia e Italia hanno una mentalità latina molto simile che potrebbe giocare a favore degli azzurri. Le due squadre sanno dare il massimo quando sono in un periodo di crisi o arrivano all’appuntamento da sfavorite, vedi i Bleus con l’Inghilterra domenica scorsa, e quando non hanno nulla da perdere, come non ha l’Italia oggi, e dunque sanno tirar fuori prestazioni spesso maiuscole e inaspettate. Quando, invece, i favori dei pronostici sono dalla loro parte spesso falliscono, prima di tutto mentalmente, e sarà qui che l’Italia dovrà puntare.

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duccio.fumero@oasport.it

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Foto: Massimiliano Carnabuci – LPS

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