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Rugby, Sei Nazioni 2020: Italia, con la Scozia la grande occasione per interrompere una serie di sconfitte che dura da 5 anni

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Torna, dopo una settimana di pausa, il Guinness Sei Nazioni 2020 e l’Italia debutterà in casa, all’Olimpico di Roma, sabato alle ore 15.15 contro la Scozia. La sconfitta di Parigi contro la Francia è stato il 24° ko consecutivo per gli azzurri nel Torneo e contro i britannici la squadra di Franco Smith ha una concreta chance per interrompere questa serie record negativa.

Italia e Scozia arrivano all’appuntamento entrambe dopo due sconfitte, anche se la squadra di Greg Townsend ha conquistato sia contro l’Irlanda sia contro l’Inghilterra un punto di bonus difensivo, rischiando in entrambe le occasioni il colpaccio. Non sarà, dunque, facile per Bigi e compagni, ma valutando che il prosieguo del torneo vedrà gli azzurri in trasferta in Irlanda e poi in casa contro l’Inghilterra è evidente che la sfida con la Scozia sia la miglior chance da non perdere per ottenere la tanto agognata vittoria che manca dal 2015.

Certo, l’Italia vista contro il Galles ha mostrato tante lacune sia in attacco sia in difesa, mentre contro la Francia c’è stato un passo avanti importante, con un salto di qualità che ha permesso agli azzurri di marcare tre mete e di restare a lungo in partita. In difesa, escluso un avvio difficile che è costato due mete nel primo quarto di gara, l’Italia si è mossa meglio, imbrigliando per lunghi tratti del match i transalpini, mentre in attacco ci sono stati spunti importanti (fondamentale lo spostamento di Minozzi all’ala con Hayward a estremo, ndr.), anche se l’Italia ancora è troppo frenetica e poco concreta nei 22 avversari.

L’Italia sta ancora assimilando lo stile di gioco richiesto da Franco Smith e ogni partita porterà un miglioramento nell’intesa tra i giocatori e una miglior percezione del sistema di gioco voluto dal tecnico sudafricano. Rispetto a Cardiff e Parigi si dovrà migliorare decisamente la presenza nei punti d’incontro, grosso limite dell’Italia nei primi 160 minuti del Torneo, mentre palla in mano servirà più prontezza nel dare sostegno al portatore di palla, altro limite che ha fatto sì che gli azzurri soffrissero contro Galles e Francia.

Che Scozia troveranno gli azzurri a Roma? Una squadra ferita e, per questo, pericolosa. Le due sconfitte con Irlanda e Inghilterra bruciano per come sono arrivate, gli errori decisivi di Stuart Hogg hanno condizionato i risultati e i britannici sono usciti perdenti e sono dunque ancora alla ricerca di un successo. Se si aggiunge l’infortunio a Jonny Gray – che salterà il resto del Torneo – e la questione Finn Russell (escluso dalla squadra per i suoi contrasti con Townsend, sfociati nell’ultima settimana in un botta e risposta dei due sulla stampa) è chiaro che questi fattori non aiutano l’ambiente a presentarsi a Roma nella miglior condizione possibile.

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duccio.fumero@oasport.it

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Foto: LaPresse

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