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Salto con gli sci

Salto con gli sci: Stefan Kraft domina a Sapporo, alle sue spalle Leyhe e Kobayashi nella tappa nipponica di Coppa del Mondo 2020

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Un solo uomo domina la seconda gara di Coppa del Mondo di salto con gli sci 2019-2020 che si tiene a Sapporo, in Giappone: è l’austriaco Stefan Kraft, che chiude di fatto i giochi già con un primo, eccezionale salto, valutato anche con un 20 (scartato perché i tre voti validi sono tutti 19.5), con il quale rifila 14 punti di vantaggio a tutti, ribaditi e ampliati con la seconda serie. Per lui due salti molto simili in termini di distanza (139 metri), ma anche di punti: 134.7 con il primo. 133.8 con il secondo, 268.5 in totale. Con questo successo, il secondo in stagione e il 18° in carriera, l’austriaco compie inoltre il sorpasso nei confronti del tedesco Karl Geiger, oggi quinto, in classifica di Coppa del Mondo.

Se la vittoria di Kraft non è mai in discussione, ciò che cambia molto è quel che accade dietro di lui. In particolare, al secondo posto c’è da registrare la rimonta dell’altro teutonico Stephan Leyhe, ottavo dopo la prima serie (125.5 metri e 111.2 punti) e poi capace di trovare il miglior salto della seconda (142 con 136.2), terminando dunque a 247.4 davanti all’idolo di casa, Ryoyu Kobayashi, al quale per il podio bastano due prestazioni di buon livello (128.5 e 132 metri per 114.1 e 124.9 punti, totale 239).

Quarto posto per lo sloveno Peter Prevc, a sua volta autore di una gran rimonta dal 13° posto, che prima salta 124 metri per 108.4 punti e poi piazza una misura di 138 metri (fatti bene) e 127.3 punti, per un complessivo 235.7 come score finale. Seguono a breve distanza Geiger (130 e 124.5 metri per 117.8 e 117 punti, totale 234.8) e, a sei decimi dal teutonico, il polacco Dawid Kubacki (131.5 e 126 metri per 120.6 e 113.6 punti), finiti giù dal podio dopo esser stati terzo e secondo nella prima serie. Settimo lo sloveno Timi Zajc (126 e 130.5 metri con 111.2 e 120.6 punti, dunque un totale di 231.8) davanti all’austriaco Michael Hayboeck (129.5 e 126 metri per 112.7 e 113.6 punti, dunque nel complesso 226.3), al polacco Kamil Stoch (128 e 129 metri per i suoi salti, con cui totalizza 111.4 e 113.8 punti e chiude a 225.2) e all’altro sloveno Anze Lanisek (127 e 133 metri, 109.6 e 113.7 punti, totale 223.5).

Particolarmente incostante, soprattutto nella seconda serie, la scelta della stanga di partenza, che per tutta la qualificazione (vinta da Kubacki) e la prima serie è rimasta la 7 e che, poi, ha subito molte variazioni: è infatti diventata la 9 dopo il primo dei 30 salti decisivi, quello del giapponese Yuken Iwasa, effettuato dalla 8, per poi fare su e giù tra 9 e 8 per un po’ di tempo e concludere da dove si era cominciato, cioè dalla 7. In particolare, dei primi cinque, nella seconda serie Kraft ha saltato dalla 7, Leyhe dalla 8, Kobayashi dalla 7, Prevc dalla 9 e infine Geiger dalla 7. Questo per rilevare la non indifferente variabilità del vento, con tutte le conseguenze del caso.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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