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Sci Alpino

Sci alpino, Pagelle 8 febbraio: Rebensburg e Noel profeti in patria, Brignone immensa, Kristoffersen e Pinturault da harakiri

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Questo sabato della Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020 ci ha regalato ancora una volta emozioni a non finire. Si è partiti con lo splendido secondo posto di Federica Brignone nella discesa di Garmisch, prima di uno slalom maschile di Chamonix nel quale ha vinto Clement Noel, ma dove è successo davvero di tutto, con uscite di scena a ripetizione. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle delle due gare che ci presentano interessanti scenari per la lotta verso la Sfera di Cristallo. 

LE PAGELLE DI OGGI, SABATO 8 FEBBRAIO

LE PAGELLE DELLA DISCESA DI GARMISCH

Viktoria Rebensburg 10: gareggiava in casa e aveva il peso del pronostico sulle spalle, ampiamente ripagato. La tedesca non scia oggi, vola, e non lascia scampo a nessuna. Seconda vittoria stagionale ancora su una prova veloce, in un’annata davvero particolare che la sta scoprendo più polivalente del solito.

Federica Brignone 9: ancora un secondo posto e per giunta in discesa. Ennesima dimostrazione di forza in una annata stellare. 80 punti che la portano a -190 lunghezze da Mikaela Shiffrin per un sogno che domani potrebbe essere ancor meno impossibile.

Ester Ledecka 7.5: la ceca sfrutta nel migliore dei modi la prima metà di gara fatta tutta di scorrevolezza e torna sul podio, gestendo alla grande anche il tratto con i curvoni. La solita mina vagante!

Sofia Goggia 7.5: sta piano piano tornado ai suoi livelli anche in discesa. Oggi manca il podio per soli 12 centesimi e si mangia le mani per un tratto centrale nel quale ha tenuto leggermente troppo, perdendo sei decimi in poche porte. Senza quelli poteva tranquillamente chiudere seconda.

Corinne Suter 6.5: prima ieri nella prova, quinta oggi a 98 centesimi. Non riesce a sfruttare a dovere il tratto di scorrevolezza e pasticcia un po’ troppo nelle curve. Oggi si aspettava quantomeno il podio, anche per mettere in cascina punti per la Coppa di specialità.

Francesca Marsaglia 6: termina al nono posto a 1.77 dalla vetta, con la sensazione di avere tenuto troppo in alcuni settori. Ancora un piazzamento nella top10, ma oggi, forse, poteva fare anche di più.

Marta Bassino 6: sognare un Bansko-bis era quasi impossibile, visto che la Kandahar è una vera pista discesa. Chiude 13ma a sei decimi dal sesto posto. Non male.

Elena Curtoni 5: non in giornata. Dopo la vittoria di Bansko ci si attende sempre di più dalla valtellinese, ma oggi non ha la giusta marcia sin dall’avvio. Finisce ventesima a 2.68, un risultato che non può certo soddisfarla.

Nicol Delago 4: ancora una gara nella quale ha commesso più errori che buone cose. Taglia il traguardo con 5.20 di ritardo e conferma di essere in un periodo nel quale deve ritrovarsi prima di tutto dal punto di vista mentale.

LE PAGELLE DELLO SLALOM DI CHAMONIX

Clement Noel 9.5: non disputa la gara perfetta, ma vince. Ringrazia gli avversari che cadono come mosche e si porta a sei successi in carriera e, soprattutto, a  2 punti da Kristoffersen nella Coppa di specialità.

Timon Haugen 8: risale vertiginosamente nella seconda manche e centra il primo podio in carriera. Il ventitreenne norvegese piazza la zampata, saprà replicarla?

Adrian Pertl 8: come sopra. L’austriaco stupisce tutti e grazie a due prove impeccabili è meritatamente sul podio. Ne risentiremo parlare.

Daniel Yule 5: dopo una prima discesa eccellente, spreca il quarto successo di questa annata con un errore in avvio di seconda manche. Cose che possono capitare, ma oggi la vittoria era davvero alla sua portata.

Henrik Kristoffersen 3: in una delle piste più semplici degli ultimi anni esce nel tratto conclusivo della prima manche. Uno “zero” sanguinoso nella rincorsa alla Sfera di Cristallo. Per il norvegese questo errore potrebbe costare davvero a carissimo prezzo.

Alexis Pinturault 3: quasi peggio di Kristoffersen, con l’aggravante che lui esce nella seconda manche, quando sapeva che il rivale era già out. Doveva gestire, non rischiare, e portare a casa punti pesanti. Missione miseramente fallita.

Federico Liberatore 7: un raggio di sole per la squadra azzurra. Si qualifica per il rotto della cuffia nella prima manche, quindi risale ben 19 posizioni e chiude undicesimo. L’iniezione di fiducia che ci voleva!

Stefano Gross 5: splendido terzo dopo la prima metà di gara, voleva rifarsi dopo alcune gare opache. Sbaglia tutto nella seconda manche e centra un altro “zero”.

Alex Vinatzer 4.5: scende e dà subito l’impressione di non procedere centrato e di non essere al massimo della sua forma. Accusa oltre mezzo secondo al primo intermedio, quindi inforca ed esce di scena. Un’altra occasione non sfruttata per il classe 1999…

Simon Maurberger 4: la sua gara dura esattamente 15 secondi. Troppo poco. Dopo diverse manche di buon livello, aveva bisogno di completarne due una dietro l’altra. Non arriva nemmeno al primo intermedio…

Giuliano Razzoli 4.5: scende nella prima manche e pasticcia un po’ troppo. Esce di scena a poche porte dal traguardo quando non stava andando malissimo. Peccato, gli manca solo un po’ di continuità…

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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