Sci Alpino
Sci alpino, ‘Slalom Parallelo’ Varettoni-Alfieri: “Kilde può fare il colpo. Rossetti-Peterlini, il futuro è roseo. Brignone? Ha sbagliato una gara su venti…”
La Coppa del Mondo di sci alpino sta per spostarsi in Giappone a livello maschile con Kilde in testa alla classifica generale, mentre le donne ripartiranno adesso con due weekend veloci, dopo i quali forse le idee saranno più chiare anche e soprattutto sull’eventuale rientro di Mikaela Shiffrin.
È giunto il momento della sedicesima puntata di “Slalom parallelo”, sorta di botta e risposta tra Silvano Varettoni e Camilla Alfieri sulle stesse domande (ma senza conoscere l’uno le risposte dell’altra).
A livello femminile, l’ultimo è stato sicuramente il weekend di Petra Vlhova, che ha sfiorato la doppia affermazione a Kranjska Gora. Sembra lanciata verso grandi conquiste…
Silvano Varettoni: “Sta sciando forte, fortissimo, e non sono stupìto. In fondo l’avevamo detto, dopo un inizio un po’ difficile. Quando trova la forma, macinerà vittorie e podi in serie. Ed è in testa alla classifica di slalom, avendo superato Shiffrin, purtroppo ancora assente. Abbiamo tre atlete in lotta per la Coppa del Mondo generale, tutto è ancora possibile. Vlhova sta sciando alla grande sia in slalom che in gigante, ma credo che la chiave di volta per lei sia la velocità quindi, attendo con curiosità i weekend di Crans Montana e La Thuile. Poi tutti sogniamo un ritorno di Shiffrin, perché vincere la Coppa del Mondo senza di lei non può essere la stessa cosa. Certo, se anche tornerà bisognerà vedere quali saranno i suoi pensieri, le sue sensazioni, e nessuno può saperlo. Incrociamo le dita. Ora nessuna atleta può più permettersi di perdere punti”.
Camilla Alfieri: “Mi verrebbe quasi da dire ‘è un’autentica macchina da guerra’, se non fosse che pure lei ha le sue battute a vuoto. E’ vero però che sbaglia poco, se non è prima, è seconda e sono convinta che potrà persino salire di colpi in questo finale di stagione. E’ stata aiutata in slalom da una Swenn-Larsson mai vista a questi livelli, soprattutto sul ripido. Se parliamo di Coppa generale, aspettando la decisioni di Shiffrin, va detto che la ‘seconda scelta’ dopo l’americana è sempre stata lei, a inizio annata. Federica Brignone è l’outsider che sta trovando una stagione al di sopra di ogni aspettativa, ma fin da Soelden si è sempre detto ‘la vera avversaria di Shiffrin, se esiste, è Vlhova’. Credo che dopo il weekend di La Thuile, quindi fra due settimane, avremo le idee più chiare su tutto, in primis su cosa avrà deciso di fare Shiffrin. Certamente, Brignone è ancora in gioco perché adesso arriva la ‘sua pista’, quella di Crans Montana, mentre io mi aspetto grandi cose da lei e da tutte le italiane alla Thuile, su quella pista e con una neve già descritta come ghiacciata. Su Shiffrin credo sia corretto non dire nulla al momento, anche se io credo nel suo ritorno proprio per poter regalare ancora qualcosa di grande alla memoria di suo papà .Onestamente, la Coppa se la meriterebbe comunque lei. Ma adesso è tutto in gioco“.
Primo weekend ‘difficile’ per Federica Brignone, ottava in slalom e fuori in gigante in Slovenia. Può capitare, per carità. E’ umana. Stanchezza? Pressione che inizia a farsi sentire?
Silvano Varettoni: “Per la prima volta in stagione è stata anche un po’ sfortunata, in primis a causa del virus intestinale. E’ il primo weekend un po’ da dimenticare per lei, può capitare. Siamo a fine stagione, ci sta. Adesso è il momento decisivo, bisogna tirare fuori grinta e voglia di fare bene. Io dico che merita la Coppa di gigante per quanto è riuscita a fare da Soelden a Kranjska Gora, stringiamo i denti e cerchiamo di andare a conquistarla. Sinceramente, non sono preoccupato più di tanto. Anche perché ora arriva un lungo weekend a Crans Montana, su una pista che l’ha sempre esaltata in passato, anche in discesa e soprattutto in combinata. Bisogna tenere duro e centrare tre podi nei tre giganti che restano da qui a fine stagione per portarsi a casa la coppetta. Si può fare“.
Camilla Alfieri: “E’ il primo risultato non così positivo nella stagione. Concediamoglielo. Può essere che un po’ la pressione abbia influito, sicuramente non stava tanto bene, lo ha detto lei e in parte si è visto. Soprattutto, arriva da una sequenza di gare toste, impegnative anche a livello fisico, non si è fermata un attimo in un mese molto intenso. Come vi ho sempre detto, io la classifica generale di Coppa non la prenderei neanche in considerazione, non era nei piani iniziali di Federica. Guarderei invece a quella di specialità che Brignone merita per quanto ha fatto finora. Ok, a Kranjska Gora avrebbe potuto aumentare di parecchio il suo vantaggio in classifica, ma lo ha fatto comunque portandolo da 61, su Shiffrin, a 73, su Vlhova. E’ un bicchiere mezzo pieno, al termine dell’unica gara veramente sbagliata in stagione. Uscire da questo weekend con una margine più alto a fronte di una prestazione meno convincente, non è poco. Va detto che si entra in quella fase della stagione, fine febbraio/marzo, in cui la concorrenza improvvisamente aumenta perché tante outsider, che avevano il colpo in canna da un po’, ma che per problemi fisici o altro non l’avevano centrato, si mettono a vincere. Se ci fate caso succede sempre di questi tempi. Detto questo, è chiaro che Federica da oggi in avanti deve sbagliare il meno possibile in gigante e restare sempre sul podio, se si riesce. Ora però arriva Crans Montana, la ‘sua’ pista. Penso possa ripartire alla grande, deve tenere duro fino in fondo”.
Kilde si è preso tappa e maglia a Saalbach. E’ il momento del consueto aggiornamento sul possibile/probabile vincitore della Coppa maschile…
Silvano Varettoni: “Posso non dire più nulla? Scherzi a parte, per me adesso quello che ha più chance di conquistare la generale è proprio Kilde, calendario alla mano. Può fare più punti di tutti tra discesa, superG, gigante e parallelo. E’ chiaro che deve cercare di vincere anche in libera. Ma intanto l’ha fatto in superG in un momento chiave della sua stagione, non è poco. Pinturault ha dalla sua anche il superG, Kristoffersen farà sicuramente la combinata di Hinterstoder, ma potrebbe non bastare. ll punto chiave è legato alle vittorie, più che a podi o piazzamenti: la Coppa andrà a chi riuscirà a vincere più gare da qui alla fine. Cento punti adesso cominciano a pesare“.
Camilla Alfieri: “Intanto, si è preso la prima vittoria stagionale ed è già un buon stimolo in un contesto particolare, per come è andato il superG-sprint e per come era andata la discesa libera il giorno prima. Un successo che lo caricherà come una molla e se ben ricordate da gennaio ho avevo sempre detto che ha più chance degli altri di vincere la Coppa assoluto. Confermo il pronostico in toto, anche se naturalmente Pinturault e Kristoffersen resteranno della partita fino in fondo. Kilde di testa c’è, questo è sicuro“.
Slalom femminile: Peterlini sarà nelle 30 della start lista dalla prossima gara, Rossetti ha ben impressionato. Siamo vicini al rilancio completo, per l’Italia?
Silvano Varettoni: “Rossetti ha lasciato una grande impressione per la sciata e poi per l’atteggiamento tenuto, avendo tirato dall’inizio alla fine nella seconda manche. Ma attenzione, perché Martina Peterlini non è niente male e ha un gran piede. Bravi tutti e bravo Matteo Guadagnini che sta facendo un lavoro splendido con queste ragazze. Si vede la luce nella squadra italiana di slalom femminile, eccome se si vede“.
Camilla Alfieri: “Mi pare che i risultati parlino un po’ da soli, in questo senso. Marta sta facendo delle gare super e anche Martina ha disputato una grande prima manche. Sciano molto ‘moderno’, come è giusto che sia viste le generazioni che stanno arrivando. E secondo me stanno via via acquistando più solidità grazie a questa combinazione di risultati ottenuti in Coppa Europa-Coppa del Mondo. Questa combo, questo andare parallelamente con i due circuiti, consente di acquisire tanta sicurezza. Vedrai che ci toglieremo ancora delle belle soddisfazioni”.
Capitolo Alice Robinson: una forza della natura. Ma per ora si esprime al meglio ‘solo’ sul ghiaccio. Corretto?
Silvano Varettoni: “Al momento è così, soprattutto per il tipo di sciata. E’ aggressiva e scarica meglio la sua potenza sul manto duro. Quando, vedi Killington, la neve è ben più molle, va in difficoltà. Ma è normale, ha 18 anni! Sbaglia ancora tanto, ha bisogno di sentire gli appoggi solidi, quando non li sente fa più fatica. Ha questa sciata maschile con i piedi larghi, particolare. Ora deve solo imparare ad adattarsi ad altre condizioni di neve. Lo farà, diamole tempo”.
Camilla Alfieri: “Robinson fa paura, il fatto che vinca due gare in una stagione a 18 anni la dice lunga. Chiaro che in questo momento avrà pendii più adatti alla sua sciata e altri in cui farà più fatica. Sabato ha impressionato per la potenza, per come ha spinto dall’inizio alla fine, ha sciato da uomo se mi passate il termine. Diventerà sicuramente il futuro del gigante, lo porterà in una dimensione ancora diversa. Ben venga un talento del genere in questo momento storico per lo sci”.
Ha fatto un po’ discutere la scena di Innerhofer di saltare le prossime gare (ma non le prove) per preparasi alla stagione 2020-2021. Sensazioni?
Silvano Varettoni: “Scelta per me giustissima. Al momento è settimo nella classifica di discesa, fermandosi sarà 14esimo a fine stagione, rimanendo quindi tra i primi 20 della start list, cosa che invece sarebbe stata molto più complessa se avesse gareggiato. E’ la scelta giusta, avrei fatto esattamente lo stesso se fossi stato al suo posto. Fa bene, si allena, farà da apripista anche a Cortina alle Finali, poi il prossimo anno lo ritroveremo al top. Obiettivo puntato sul Mondiale 2021: in fondo Svindal e Miller non fecero solo il Mondiale, nel 2015?“.
Camilla Alfieri: “Parliamo di un atleta che secondo me è ben consapevole di poter ottenere sì grandi risultati, ma nelle gare singole, non in un arco completo della stagione. E poi gli manca un po’ la capacità di adattamento a tutti i tipi di gare che può incontrare nel circuito per poter ambire a una Coppa di specialità. Per cui, a quasi 36 anni, secondo me la sua scelta ci può stare. E’ sempre stato bravo a gestirsi al meglio, penso che questo faccia parte di un suo percorso personale. Capisco che possa creare polemica, ma se non si sente al 100%, per come è lui, uno preciso e meticoloso, è giusto che non rischi e torni solo se si sente al massimo della forma”.
LE PUNTATE PRECEDENTI
Prima puntata: il pre-Coppa del Mondo
Seconda puntata: l’analisi post-Soelden
Terza puntata: l’avvicinamento a Levi
Quarta puntata: il commento ai primi slalom stagionali
Quinta puntata: le prime gare in America
Sesta puntata: il bilancio dopo la trasferta nordamericana
Settima puntata: la concorrenza interna che aiuta l’Italia
Ottava puntata: la capacità di adattamento alle bizze del meteo
Nona puntata: le ultime gare dell’anno solare 2019
Decima puntata: il dopo-Zagabria
Undicesima puntata: che Brignone!
Dodicesima puntata: Sestriere chiama Italia
Tredicesima puntata: azzurre superstar
Quattordicesima puntata: una Coppa con tanti record
Quindicesima puntata: Brignone superstar. E il parallelo…
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gianmario.bonzi@gmail.com
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Foto: LaPresse & Silvano Varettoni