Sci di fondo
Sci di fondo, Coppa del Mondo Åre 2020: Federico Pellegrino tenta di dare una svolta alla stagione
Lo Ski Tour 2020 si appresta a vivere la terza tappa trasferendosi ad Åre, località fortemente legata allo sci alpino, che martedì sarà per la prima volta teatro anche della Coppa del Mondo di sci di fondo. Abbandonate le nevi di Östersund, lo Ski Tour 2020 si sposta ad Åre dove andrà in scena la terza tappa della manifestazione, ovvero una sprint a skating. Sarà una “prima volta” in assoluto per lo sci di fondo, poiché mai si sono disputate gare del massimo circuito in questa località.
D’altronde questo villaggio dello Jämtland è generalmente legato allo sci alpino, di cui è una stazione di riferimento. Lo testimonia il fatto che abbia ospitato tre edizioni dei Mondiali (1954, 2007, 2019), oltre a svariate competizioni di Coppa del Mondo. L’occasione è particolarmente ghiotta per Federico Pellegrino.
Quella di Åre sarà la terz’ultima sprint a skating della stagione e, considerata la pessima forma di Johannes Høsflot Klæbo (reduce da un serio infortunio a una mano), il ventinovenne valdostano potrebbe avere tra le mani la possibilità di conquistare il tanto agognato primo successo dell’inverno. I fondisti si sfideranno in un contesto a loro del tutto sconosciuto. In assenza di precedenti storici, val la pena di ricordare qual è la situazione dello Ski Tour dopo le tappe disputate a Östersund.
In campo femminile la situazione appare ben definita, poiché Therese Johaug è partita a razzo e vanta già 57″ di vantaggio su un terzetto composto da Heidi Weng, Ingvild Flugstad Østberg ed Ebba Andersson. C’è grande curiosità attorno ad Anamarija Lampic, inaspettatamente quinta (seppur a 1’38”). La slovena, specialista proprio delle sprint, potrà tentare di accorciare le distanze e avvicinarsi alla vetta.
Fra gli uomini, invece, il leader è, inaspettatamente, Pål Golberg, seppur con un vantaggio esiguo su Alexander Bolshunov, il sorprendente Martin Løwstrøm Nyenget, Sjur Røthe e Hans Christer Holund. In realtà il russo Bolshunov è l’unico in grado di contrastare l’assoluto strapotere dei norvegesi. Peraltro “Sasha” ha ormai messo le mani sulla Sfera di cristallo, vista la scarsa competitività di Johannes Høsflot Klæbo, il cui infortunio a una mano si sta facendo sentire.
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Foto: Pierre Teyssot / Pentaphoto