Sci di fondo
Sci di fondo, Coppa del Mondo Lahti 2020: qui l’Italia ha ottenuto l’unica vittoria contro il cronometro degli ultimi 10 anni!
La Coppa del Mondo di sci di fondo abbandona la Scandinavia dopo tre settimane, rimanendo però nel nord Europa. Nel weekend si gareggia infatti a Lahti, in Finlandia, uno dei templi dello sci nordico, a cui l’Italia è legata per un motivo estremamente singolare. Qui è infatti arrivata l’unica vittoria azzurra in una gara contro il tempo degli ultimi 10 anni!
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Lahti, situata nella regione del Päijät-Häme si trova un centinaio di chilometri a nord-est rispetto alla capitale Helsinki ed è a tutti gli effetti un tempio delle discipline nordiche. Non a caso qui sono andate in scena ben 7 edizioni dei Mondiali (1926, 1938, 1958, 1978, 1989, 2001, 2017) e le gare del fine settimana, come da tradizione, saranno inserite all’interno dei cosiddetti Lahti Ski Games, o Salpausselän Kisat. La manifestazione, nata nel 1923, consiste in una serie di competizioni di sci di fondo, salto con gli sci e combinata nordica. L’evento, ormai prossimo al secolo di vita e da tempo cooptato nella Coppa del Mondo, è stato cancellato solamente tre volte (nel 1930 per mancanza di neve, nel 1940 a causa della Guerra d’Inverno e nel 1942 per mancanza di fondi). Lahti è dunque una presenza fissa nel calendario del massimo circuito, mancando l’appuntamento solamente nelle stagioni 1987-’88 e 2005-’06. Per questa ragione non sorprende che su queste nevi si siano ammirate nel corso degli anni ben 70 gare maschili di primo livello.
Il programma maschile del weekend prevede una 15 km a tecnica classica con partenza a intervalli seguita da una staffetta. Quella di sabato sarà la dodicesima 15 km in alternato contro il cronometro a disputarsi sulle nevi di Lahti. Interessante notare come sinora un solo atleta sia riuscito a vincere in più di un’occasione. Si tratta del norvegese Bjørn Dæhlie, impostosi in questo format sia nel 1992 che nel 1999. Le tre 15 km a tecnica classica più importanti della storia, ovvero quelle iridate, sono invece andate al finlandese Harri Kirvesniemi (1989), allo svedese Per Elofsson (2001) e all’altro finlandese Iivo Niskanen (2017).
Proprio Niskanen è uno dei due atleti in attività ad aver già primeggiato in questo format su queste piste. L’altro è l’italiano Francesco De Fabiani, che si impose a sorpresa l’8 marzo del 2015 conquistando la prima vittoria della sua carriera. Peraltro in quella stessa prova Dietmar Nöckler concluse al sesto posto, bissando il medesimo risultato già ottenuto due anni prima. Come detto, quell’affermazione di De Fabiani è l’unica di un fondista azzurro in una competizione contro il cronometro nell’ultimo decennio!.
La staffetta invece qui ha una tradizione immensa. La prima andò in scena già nel 1938 e nel corso dei decenni questa prova si è disputata in ogni format possibile, comprese le ormai defunte competizioni interamente a skating o completamente in alternato. Quella di domenica sarà la sedicesima della storia ad aver luogo sulle piste di Lahti. La Norvegia è la nazione che vanta più successi (5), compresi gli ori iridati del 2001 e del 2017. Proprio grazie alle affermazioni ottenute nel XXI secolo i norge hanno sorpassato i “cugini scandinavi” della Svezia, fermi a 4.
Dal canto suo l’Italia ha raccolto due vittorie. La prima è arrivata nel 1990 in una gara con tutte le frazioni a tecnica libera e porta la firma di Silvio Fauner, Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta e Alfred Runggaldier. La seconda è invece datata 1996 in una canonica competizione con i primi due segmenti in alternato seguiti da quelli a skating. In questo caso il quartetto era composto da Marco Albarello, Silvio Fauner, Fabio Maj e Fulvio Valbusa.
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Foto: La Presse