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Superbike, Mondiale 2020: presenza italiana ai minimi termini. Rinaldi e Caricasulo gli unici centauri azzurri

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Il Mondiale 2020 di superbike è alle porte. Dopo la lunga pausa invernale è iniziato il countdown verso le prime prove libere che questo weekend apriranno le danze come di consueto in Australia. Una stagione di cambiamenti sia nelle line-up dei piloti che per quanto riguarda il calendario, ma con una grande e solida certezza di nome Jonathan Rea. Il nordirlandese ha saputo trovare la via per trionfare in sella alla sua fedelissima Kawasaki anche lo scorso anno, nonostante l’esplosivo avvio di Alvaro Bautista e della Ducati e punta in questa stagione al traguardo delle 100 vittorie nella categoria. 5 titoli consecutivi non bastano ad un animale affamato di successi e quindi quella tripla cifra potrebbe diventare un obiettivo seriamente raggiungibile dall’asso britannico, considerata la media di vittorie delle ultime stagioni.

Sarà anche il Mondiale del grande ritorno su un palcoscenico di peso per Scott Redding, uno dei talenti più cristallini in età giovanile poi mai esploso come avrebbe potuto per via di un carattere troppo esuberante e di tanti errori. La Ducati gli ha affidato le chiavi della Panigale, dopo il divorzio dall’iberico sopraccitato, e la curiosità di capire fin dove si possa spingere il britannico è molto elevata. E poi i cambi di casacca di Toprak Razgatlioglu (Yamaha Team Crescent), Alex Lowes (Kawasaki) e Alvaro Bautista (Honda) che rendono il tutto ancora più piccante.

E gli italiani? Sempre meno presenti. Con l’addio di Marco Melandri e l’esperimento fallito di Alessandro del Bianco (nonostante qualche lampo di talento), al via di questa stagione 2020 ci saranno solamente due rappresentanti del Bel Paese. Michael Ruben Rinaldi sarà l’alfiere del Team GoEleven di Ducati mentre il giovane ravennate Federico Caricasulo esordisce sulla Yamaha YZF-R1 del team GRT dopo l’ottimo secondo posto in Supersport del 2019. Una presenza in continuo calo negli ultimi anni che certifica una mancanza di interesse degli italiani sempre maggiore per questa emozionante categoria che ci ha regalato anche due titoli iridati grazie all’eterno Max Biaggi all’inizio dello scorso decennio.

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