Tokyo 2021
Vela, Olimpiadi Tokyo 2020: chi rappresenterà l’Italia nel Nacra17? I pro e contro di un ballottaggio infinito
Una scelta difficile. Una scelta che comunque avrà sempre il 50% di possibilità di errore, ma senza una vera prova del nove. Colpa dell’abbondanza. Il tutto legato ad uno sport, la vela, che è l’esatto opposto di una scienza esatta. Chi tra Vittorio Bissaro, in coppia con Maelle Frascari, e Ruggero Tita, con Caterina Banti, andrà alle Olimpiadi di Tokyo? Chi lo merita?
La scelta tra due campioni del mondo è ardua, anche perché le variabili quando si è nelle mani del vento sono infinite. Fino a tre mesi fa sembrava che Tita avesse la qualificazione in tasca: campione del mondo 2018, vincitore delle Preolimpiche e terzo nelle World Series sullo stesso campo di regata che assegnerà le medaglie. Poi a novembre 2019 Bissaro ha vinto il Mondiale 2019 in modo autorevole riaprendo la partita.
Ora si è appena concluso il Mondiale 2020 ed il nativo di Verona ha confermato un eccellente stato di forma chiudendo (non senza qualche rammarico in verità) con un buon quinto posto, mentre il compagno di squadra non si è neppure qualificato per la Medal Race non riuscendo a far meglio di un modesto diciottesimo posto: di gran lunga il peggior risultato da quando è salito sul catamarano volante.
Il trentino, che ha partecipato ai Giochi di Rio con il 49er senza nessuna aspettativa, chiudendo in quattordicesima posizione, aveva subito scelto di cambiare classe ed immediatamente aveva trovato il feeling giusto con il catamarano volante. Il suo è stato un inizio di quadriennio fulminante, a cominciare dal terzo posto nel Mondiale 2017. Sembrava nato proprio per volare sull’acqua.
Mentre Bissaro, reduce dalla delusione di Rio quando era sceso in acqua per la Medal Race in seconda posizione e ne era uscito solo quinto, faticava ad adattarsi al volo dopo essere stato comunque protagonista della classe prima che cambiasse inserendo i foils per sollevarsi dall’acqua. Inoltre aveva dovuto trovare la giusta prodiera dopo che Silvia Sicouri aveva deciso di lasciare.
Oggi la situazione si è capovolta. Bissaro negli ultimi mesi ha dato l’impressione di essere decisamente più solido e costante. Si è ripreso alla grande da una situazione che sembrava impossibile da rimontare. Cosa fa ancora dubitare sulla scelta? I risultati di Ruggero Tita sul campo di regata olimpico nel 2019!
Cosa spingerebbe a puntare tutto su Vittorio Bissaro? La consistenza dei risultati degli ultimi mesi, l’incredibile capacità mentale di risalire la china da una situazione molto complicata. Inoltre conosce già il peso della pressione di un’Olimpiade da protagonista, mentre Tita sembrerebbe aver pagato proprio psicologicamente la rinascita del suo avversario in casa.
Anche nella vela le Olimpiadi sono uno sport tutto speciale. Abbiamo avuto decine di campioni del mondo nelle classi olimpiche e più di uno si era presentato ai Giochi da campione in carica, ma solo tre ori olimpici sono giunti, collocando inspiegabilmente lo sport del vento in basso nella classifica degli azzurri medagliati.
Come detto all’inizio, comunque, la scelta comporta dei rischi: nazioni con tradizioni di medaglie ben più consistenti della nostra, Francia e Inghilterra, hanno addirittura scelto prima dei Mondiali, quindi forse vale la pena di decidere al più presto. La comunità dei velisti fa il tifo per Bissaro, più amato del suo antagonista, ma la scelta è del Consiglio Federale su proposta del Direttore Tecnico in accordo con il Presidente: in caso di disaccordo l’ultima parola è di quest’ultimo. Poi le convocazioni le fa il CONI.
I criteri di selezione prevedono sulla carta che si possa ancora tenere conto delle regate di Palma, di Genova ed addirittura delle World Series di Henoshima (campo di regata olimpico) di giugno, ma questo potrebbe logorare i protagonisti. Certo, chi viene escluso smette immediatamente, ma in quel caso si potrebbe chiedere a Lorenzo Bressani, che ha partecipato alla campagna olimpica con Bissaro e Tita, di dare una mano. L’importante è arrivare presto ad una scelta.
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Stefano Vegliani
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Foto: comunicato stampa FederVela