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Alice Clerici, scherma: “Giusto spostare le Olimpiadi, sto ritrovando me stessa. Dobbiamo pensare ai deboli”

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Alice Clerici è senza ombra di dubbio uno dei prospetti più interessanti della scherma italiana. La classe ’96 si è fatta conoscere e apprezzare dal grande pubblico quando si è laureata campionessa del mondo di spada individuale Under20 a Bourges. Tecnica e grinta due delle sue caratteristiche migliori che le hanno consentito di far parte del quartetto che nel 2019 ha conquistato il bronzo ai Mondiali di Budapest e di salire sul podio agli Europei di Dusseldorf. L’atleta delle Fiamme Oro, nonostante qualche passaggio a vuoto in questa stagione, ha dinnanzi a sé una carriera da protagonista, magari già a partire dalle prossime Olimpiadi di Tokyo che si disputeranno nel 2021. Di questo e di molto altro ha parlato Alice Clerici in un’intervista concessa ad OA Sport.

Alice, come stai vivendo questo periodo di emergenza?

“Sono a casa, sto continuando per quanto possibile ad allenarmi per mantenere la condizione fisica e il livello di attenzione. Secondo me è un periodo che si può sfruttare in maniera positiva. Io stavo vivendo una stagione abbastanza difficile, con delle tensioni mie che non riuscivo a gestire bene. Questa pausa mi sta consentendo di concentrarmi di nuovo su di me, per recuperare anche un po’ di fiducia“.

Cosa pensi della decisione da parte del CIO di rinviare le Olimpiadi di Tokyo?

“Secondo me è la decisione più giusta. Prima di tutto per una questione di sicurezza e di salute. Un’Olimpiade muove tantissime persone, non solo gli atleti, gli accompagnatori, le famiglie, tutte le delegazioni, i giornalisti, sarebbe stato un rischio stupido da correre dopo questo periodo nel quale ci siamo isolati. Per noi atleti preparare un’Olimpiade dal salotto di casa non sarebbe stato serio“.

Come cambierà la preparazione in considerazione dello spostamento dell’evento a cinque cerchi?

“Penso che per noi atleti organizzare il lavoro sia molto difficile. Non sappiamo neanche se e quando recupereremo le gare che mancano alla fine della stagione di Coppa del Mondo. Adesso come adesso sarebbe il caso di concentrarsi sulla fase fisica, per poi arrivare all’inizio della prossima stagione, quando si spera che l’emergenza sia rientrata, rifocalizzandosi sugli obiettivi. Più che dall’Olimpiade sarà importante ripartire dalle gare di Coppa del Mondo e dalle gare italiane per ritrovare il focus“.

A proposito di Coppa del Mondo, quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?

“Il mio obiettivo personale è quello di tornare ad uno standard di risultati accettabile. Ho sbagliato un po’ di gare, per me l’obiettivo principale sarà ritrovare la condizione soprattutto psicologica più che fisica. Un passetto alla volta si vedrà se questo mi porterà alle Olimpiadi, altrimenti lavoreremo per Parigi”.

Laddove dovessi raggiungere l’obiettivo di partecipare a Tokyo 2020, cosa ti aspetti dalla gara a squadre?

“Abbiamo una squadra che si è costruita in questo ultimo quadriennio un po’ alla volta, in maniera anche un po’ strana. Alla fine abbiamo trovato una bella armonia, una bella sintonia. Abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà squadre estremamente competitive, molto compatte e che possiamo ambire a qualcosa di importante. Chiaramente la scherma e nello specifico la spada è uno sport che dipende da mille fattori, di sicuro, però, siamo una bella squadra e possiamo fare bene”.

Un messaggio che ti sente di lanciare agli italiani in questo momento di grave difficoltà per il nostro Paese?

“Io vedo che molti miei colleghi atleti si stanno facendo ingolosire dalla voglia di tornare ad allenarsi e di ricominciare. Io mi sento di dire, considerando anche il rinvio delle Olimpiadi, che l’allenamento, per quanto sia la nostra vita e il nostro lavoro, venga spostato in secondo piano: prima di tutto c’è la salute pubblica, la salute di tutti. Noi magari non vediamo il problema perchè siamo giovani, siamo atleti tendenzialmente con meno problemi rispetto ad altre categorie ma proprio per questo dobbiamo pensare alle persone più deboli e a rischio“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Bizzi/Federscherma

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