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Atletica, Filippo Tortu: “Non posso permettermi, ora, di dubitare che le Olimpiadi di Tokyo 2020 si facciano”

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Filippo Tortu si allena. E lo fa con la sua solita costanza, puntando dritto verso quelle Olimpiadi che a oggi, nonostante le tante rassicurazioni portate soprattutto da Thomas Bach, sono qualcosa di più di un dubbio. Questo e altri argomenti sono toccati dal velocista sardo nell’intervista concessa a Gaia Piccardi del Corriere della Sera.

Sulla sua programmazione negli allenamenti, che si svolgono a porte chiuse a Giussano: “Certo che l’epidemia di coronavirus mi preoccupa, ma c’è una cosa che ora non posso proprio permettermi di fare: dubitare che l’Olimpiade di Tokyo venga inaugurata il 24 luglio, come da programma. La mia routine non è cambiata. Le incertezze legate ai Giochi non impattano un progetto iniziato nel 2016: sono quattro anni che penso all’Olimpiade di Tokyo. Il lavoro con papà non ha subito rallentamenti. Mi alleno come se il primo agosto cominciassero le batterie dei 100. Ho trasportato la palestra nella casa di Costa Lambro. In taverna c’erano gli attrezzi di mio padre, abbiamo aggiunto quelli che servivano a me. Mi sgranchisco nel giardino. Abbiamo modificato i luoghi, non i modi“.

Sull’anno del rinvio: “Se proprio deve essere, uno spostamento al 2022. Nel 2021 ci sono già i Mondiali, un evento che a livello psicologico ti prosciuga“.

C’è chi si è preoccupato seriamente per lui: “Dopo aver letto che l’Italia è al centro del contagio in Europa, mi ha scritto Armand Duplantis. Era preoccupato: come stai? Come vanno le cose laggiù? Lui era negli Usa ma la situazione era ancora tranquilla: mi ha raccontato che stava giocando a golf…“.

Programmi per Tokyo: “Quest’anno la preparazione è finalizzata ai 100. A Tokyo, naturalmente, correrei anche la 4×100“. E poi qualche dettaglio tecnico: “Abbiamo cambiato i primi due o tre passi. Dettagli, tipo l’angolo della braccia dopo l’uscita dai blocchi. Agli Assoluti di Ancona, sui 60, mi sono piaciuto ma ci vorrà un annetto per assimilare tutto per benino“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Roger Sedres / Shutterstock.com

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