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Atletica, Giomi: “Ben venga lo spostamento, gli atleti si prepareranno meglio”. La Torre: “Pensiamo a Tokyo 2021”

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Il CIO e il Comitato Organizzatore hanno deciso di rinviare di un anno le Olimpiadi di Tokyo 2020, l’emergenza coronavirus ha impedito la regolare disputata dei Giochi durante quest’estate. Il mondo dell’atletica leggera italiana ha recepito la notizia che era nell’aria, di seguito le dichiarazioni che Alfio Giomi e Antonio La Torre hanno rilasciato tramite la FIDAL.

ALFIO GIOMI (Presidente FIDAL):Non poteva che andare così e lo dico da cittadino, prima ancora che da dirigente sportivo. Ciò che stiamo vivendo va al di là dello sport, è una questione che tocca profondamente la vita ed i sentimenti di ognuno di noi, in tutti i paesi del mondo. Ben venga lo spostamento: consentirà agli atleti di superare questo periodo difficile e di prepararsi nel modo che un evento come i Giochi merita. La lettera di Sebastian Coe al CIO, oltre a richiedere il rinvio dei Giochi, ha abbattuto uno degli ostacoli in piedi fino a quel momento, ovvero la possibile sovrapposizione con i Mondiali di Eugene. Nel momento in cui World Athletics ha aperto la strada allo spostamento della rassegna iridata, è venuto meno un possibile impedimento. Ed in meno di 24 ore, si è arrivati alla definizione. Ma ci tengo a dire anche un’altra cosa: il rinvio dei Giochi avvierà una reazione a catena nello spostamento di eventi all’interno del 2020, e consentirà alla fine dei conti di liberare uno spazio temporale vasto, utile agli atleti, di ogni livello, per riprendere l’attività. Venerdì, in Consiglio federale, potremo avviare una prima riscrittura del calendario che tenga conto delle esigenze di tutto il nostro movimento, dalle categorie promozionali fino al vertice”.

ANTONIO LA TORRE (Direttore Tecnico Nazionale Italiana):Credo sia la decisione più corretta. Avevamo sollecitato anche noi una risposta al comitato olimpico, perché non si possono tenere gli atleti per tutto questo tempo nell’incertezza. Tutta l’umanità, senza divisioni di Paesi, deve affrontare questo terribile virus che sta portando distruzione e morte. Facciamo sì che il 2021 sia l’anno in cui l’umanità torna a vivere, torna a produrre, a fare la propria vita normale e a tifare per gli atleti olimpici e per lo spettacolo delle loro performance. Le Olimpiadi devono essere una festa di amicizia, di salute, di comunità tra le genti del mondo, e non l’ulteriore propagazione di questo virus, come rischiava di essere quest’anno Tokyo. Sono contento di questa decisione, stiamo già pensando a Tokyo 2021”.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: FIDAL/Colombo

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