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Nuova Autocertificazione coronavirus: il modulo è cambiato! Come scaricarlo e le novità

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Cambia il modulo dell’autocertificazione necessario per quando si esce di casa per uno dei quattro motivi previsti dal DPCM dell’8 marzo 2020 e varato per contenere l’epidemia del coronavirus.

COSA E’ CAMBIATO? 

E’ stato aggiunto un paragrafo in cui il diretto interessato deve dichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste nell’articolo 1, comma 1 del DPCM dell’8 marzo 2020. In sostanza: bisogna dichiarare di non essere positivi al covid-19 e di non essere in quarantena.

Inoltre l’autocertificazione sarà controfirmata anche dall’operatore di Polizia, Vigili o Carabinieri. Non sarà più dunque onere del cittadino allegare una fotocopia del documento d’identità all’autocertificazione.

DEVO PORTARE CON ME L’AUTOCERTIFICAZIONE? 

Non è obbligatorio. Saranno gli operatori di Polizia, Vigili o Carabinieri a consegnare il modulo al cittadino fermato al posto di blocco, che dovrà compilarlo e firmarlo. E’ chiaro che avere già un modulo compilato con sé, stampato e compilato a casa, velocizzerà i tempi.

QUANDO POSSO USCIRE DI CASA E QUANDO SERVE L’AUTOCERTIFICAZIONE? 

Gli spostamenti a piedi, in bicicletta ed in macchina sono consentiti per le sole quattro motivazioni seguenti:

  • Comprovate esigenze lavorative.
  • Situazione di necessità.
  • Motivi di salute.
  • Rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.

Tra le situazioni di necessità citiamo, a titolo di esempio: andare a fare la spesa, andare in farmacia, andare ad accudire un parente anziano e malato.

COME SCARICARE L’AUTOCERTIFICAZIONE

E’ disponibile sul sito del Governo al seguente link.

QUALI SANZIONI SI RISCHIANO SENZA L’AUTOCERTIFICAZIONE?

Se un cittadino esce di casa per un motivo diverso dai quattro previsti, violerà l’articolo 650 del codice penale, andando incontro o ad una multa di 250 euro oppure ad una pena detentiva (carcere) fino a 3 mesi.

QUALI SANZIONI SE LE AUTOCERTIFICAZIONI SONO FALSE?

La veridicità dell’autocertificazione potrà essere verificata con successivi controlli e, in caso di riscontri negativi, le conseguenze sotto il profilo penale saranno severissime.

In caso di dichiarazione mendace si violerà l’articolo 483 del codice penale, con una pena che potrebbe arrivare a 2 anni di carcere!

Di seguito la norma:

Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni.
Se si tratta di false attestazioni in atti dello stato civile la reclusione non può essere inferiore a tre mesi.

Attenzione. Violare le norme in oggetto potrebbe costituire anche un reato ancor più grave, ovvero il delitto colposo contro la salute pubblica. A seconda delle casistiche, la pena va dai 6 mesi ai 12 anni di reclusione.

CLICCA QUI PER SCARICARE L’AUTOCERTIFICAZIONE

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Foto: Lapresse

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