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Autocertificazione coronavirus: quante persone sono state denunciate e cosa rischiano. Aumenta la rigidità dei controlli

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Oltre un milione di controlli e 53mila denunce effettuate. Sono questi i numeri diffusi dal Viminale: le forze dell’ordine stanno effettuando controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale fermando i cittadini che si stanno spostando in piena emergenza coronavirus e il numero di denunce è davvero molto rilevante, sono persone che erano fuori casa senza motivi di lavoro, senza ragioni di saluti e senza motivi di stringente necessità. La percezione della gravità di questa situazione sfugge a troppe persone, si spera che le pene elevate per chi infrange le regole convincano le persone a restare nelle loro abitazioni e uscire soltanto se necessario. Diamo uno sguardo dettagliato a cosa si rischia con un’autocertificazione falsa.

AUTOCERTIFICAZIONE FALSA PER CORONAVIRUS: COSA SI RISCHIA? QUALI SONO LE PENE?ù

Con un’autocertificazione si rischia il carcere da 1 a 6 anni per Falsa attestazione e dichiarazioni mendaci (ex articolo 495 del Codice penale); si rischia un’ammenda di 206 euro o l’arresto fino a 3 mesi per Inadempimento dei provvedimenti dell’Autorità (ex articolo 650 del Codice penale).

Chi esce di casa nonostante sia in quarantena, rischia una condanna fino a 12 anni di carcere, perché il reato contestato potrà essere quello di epidemia colposa, disciplinato dall’articolo 438 del Codice penale, o anche il 448 e il 452 che stabiliscono le pene per chi attenti alla salute pubblica.

QUANTE PERSONE SONO STATE DENUNCIATE PER AUTOCERTIFICAZIONE FALSA?

Oltre un milione di controlli e 53mila denunce effettuate.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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