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Basket, Andrea Gracis: “Bisognerà capire come e se si riprende”. Marco Sambugaro: “Salviamo il salvabile, altrimenti si allunga l’agonia”
Andrea Gracis ha fatto parte della storia del basket italiano. Trevigiano di nascita, vi ha debuttato, per poi trasferirsi a Venezia, passare i suoi anni migliori a Pesaro e poi chiudere nelle sue ultime quattro stagioni ancora nella sua terra. A Treviso è tornato per fare da direttore sportivo della società attualmente in Serie A, debuttante visto che non è emanazione diretta della Benetton che tuttora ha le giovanili attive.
L’attuale dirigente spiega a La Tribuna di Treviso: “Siamo in attesa che la situazione si chiarisca. L’impressione comunque è che il 30 marzo sarà ancora presto, anche se, come vediamo, le cose cambiano di giorno in giorno“. David Logan e Jordan Parks, rassicura, stanno bene: si sono messi in contatto con i compagni. A Treviso, peraltro, sono rimasti soltanto in due: Ivan Almeida e il capitano, Matteo Imbrò. Tutti gli altri sono nei propri luoghi d’origine, in quarantena o meno, e anche coach Max Menetti è a Reggio Emilia.
Gracis spiega, dopo aver affermato che i giocatori hanno la promessa che sa di impegno di tornare una volta decisa l’eventuale ripartenza: “Ci sono parecchi punti interrogativi, bisognerà assumere una decisione globale da parte degli organi competenti, ma per questo ci sarà tempo“.
Chi, invece, non lesina serissimi dubbi senza peli sulla lingua è Marco Sambugaro, oggi direttore sportivo a Pistoia, che dalle pagine dell’edizione locale de La Nazione tuona: “Mi chiedo: come riparti? A porte chiuse? Con quali roster? Parlando in termini sportivi, anche se mi è difficile, c’è una grande emorragia economica che va fermata e si può fare solo chiudendo la stagione e pensando a come ripartire. Più si continua ad andare avanti e più si perdono risorse economiche. Ad oggi chi se ne frega chi vince lo scudetto o chi viene retrocesso, salviamo il salvabile perché più aspettiamo e più si allunga l’agonia“.
In Europa sono già stati fermati non meno di 19 campionati, con o senza campioni designati. Molte delle leghe maggiori del continente, però, stanno ancora aspettando prima di fare il passo verso l’interruzione.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo