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Basket, calendari verso una rivoluzione. La stagione dei club potrebbe allungarsi, a rischio i Preolimpici?

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Il dilagare del coronavirus in Italia e in ampie zone del globo terrestre ha inevitabilmente avuto delle pesanti ripercussioni sul mondo dello sport e sui relativi calendari. Non fa eccezione il basket, che ha visto interrompersi una dopo l’altra tutte le manifestazioni più seguite dagli appassionati: dalla Serie A all’NBA, passando per le varie competizioni europee. Al momento non vi è nessuna certezza riguardo alla data in cui si potrà riprendere a giocare e, di conseguenza, è difficile prevedere se e come i vari campionati potranno essere portati a termine, sempre tenendo presente la scadenza del 12 giugno, obbligatoria nel caso in cui dovessero essere confermati i tornei Preolimpici dal 23 al 28 giugno.

In questa situazione estremamente nebulosa le uniche certezze sono le date prima delle quali non sarà possibile ricominciare a giocare: in Italia il 3 aprile, giorno in cui dovrebbero (e il condizionale è più che mai d’obbligo) cessare le misure restrittive imposte dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, mentre per Eurolega ed EuroCup lo stop è valido almeno fino all’11 aprile. Ad oggi appare però piuttosto improbabile che per quel periodo l’emergenza causata dal Covid-19 possa esser stata superata e, pur volendo dare per buona questa ottimistica ipotesi, gli organizzatori sarebbero comunque costretti a rivoluzionare i calendari, viste le numerose giornate perdute. Dal momento che persiste la volontà forte di garantire un finale a queste competizioni sospese, la stagione dei club è inevitabilmente destinata ad allungarsi e rischia di cozzare con i tornei Preolimpici.

Questo conflitto temporale obbligherebbe le varie leghe ad attuare delle variazioni anche riguardo alle formule delle singole manifestazioni e alcune soluzioni sono già al vaglio degli organizzatori. Per quanto concerne la Serie A, è probabile che si possa ritoccare il meccanismo dei playoff: al momento quarti e semifinali si svolgono al meglio delle 5 gare, mentre la finale al meglio delle 7, ma si potrebbe alleggerire il tutto utilizzando la formula del 3-3-5 o addirittura giocando quarti e semifinali in match di andata e ritorno con la regola della differenza canestri. Difficile applicare variazioni alla ricetta dell’Eurolega, mentre per l’EuroCup l’ipotesi più percorribile, e a quanto filtra già approvata dalla maggior parte dei club, è quella di disputare la Final Eight per l’assegnazione del trofeo.

Proprio nella giornata di ieri, intervistato a ‘Domenica Sport’ su Rai Radio 1, il neo presidente di LBA Umberto Gandini ha detto la sua riguardo alla spinosa questione dei calendari: “Oggi come oggi abbiamo davanti una serie di paletti. Il primo è quello del governo, che dice che fino al 3 aprile non si può fare nessun tipo di attività sportiva organizzata. Dall’altra abbiamo un preolimpico previsto per il 12 giugno, che ovviamente comprime la nostra stagione. Sono due situazioni in divenire. Sarà l’evolversi di questa emergenza e saranno le autorità a dirci se veramente verso il 5 aprile si potrà riprendere a giocare. E sul torneo, ci sono una serie di problematiche europee e mondiali che ci diranno quanto sarà perentoria quella data. Nell’ottica positiva di voler completare la stagione, si può pensare ragionevolmente di chiuderla entro al fine di giugno, per rispettare anche i contratti fra squadre e atleti”.

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antonio.lucia@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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