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Basket: è morto Borislav Stankovic, il segretario generale della FIBA che portò il Dream Team alle Olimpiadi

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All’età di 94 anni ci lascia un altro personaggio che ha fatto la storia del basket mondiale, in un 2020 che già non è stato particolarmente tenero con la palla a spicchi. Se ne va Borislav Stankovic, segretario generale della FIBA dal 1976 al 2002, e poi emerito dal 2003, conosciuto anche come Bora e “ribattezzato” Boris nel celebre libro di Jack McCallumDream Team” (2012, edito in Italia da Sperling & Kupfer con prefazione di Federico Buffa).

Nato a Bihac (oggi in Bosnia ed Erzegovina, oltre che luogo dove si riteneva anticamente ci fosse il Santo Graal), Stankovic, prima della carriera da dirigente, ne ha avuta anche una prima da giocatore con Stella Rossa, Zeleznicar e Partizan, e poi, negli Anni ’50, da allenatore. Non si mosse quasi mai da Belgrado e allenò l’OKK fino al 1963, poi nella stagione 1964-65 e in quella 1969-70, tranne che per tre anni, nei quali sedette sulla panchina di Cantù, che portò al primo scudetto nel 1968.

Come segretario generale della FIBA, Stankovic ha avuto il grande merito di intrattenere fitti rapporti con David Stern lungo il corso degli anni al fine di riuscire, non senza una grande dose di sussiego, a portare i professionisti della NBA alle Olimpiadi. La missione fu compiuta in occasione di Barcellona 1992, quando il mondo fu in grado di vedere le evoluzioni di quello che sarebbe stato riconosciuto universalmente come il Dream Team USA. In quella squadra c’erano Michael Jordan, Magic Johnson, Larry Bird, John Stockton, Karl Malone, Charles Barkley, Clyde Drexler, Scottie Pippen, David Robinson, Patrick Ewing, Chris Mullin e Christian Laettner, e l’allenatore era Chuck Daly.

Fu l’iniziativa di Stankovic, secondo molti, che spinse diversi giocatori europei, in numero ogni volta maggiore, a tentare la strada degli Stati Uniti per misurarsi con i giocatori NBA. Fu introdotto nella Hall of Fame di Springfield nel 1991. Da non dimenticare, inoltre, il suo ruolo di organizzatore del primo Campionato del Mondo che si sia mai tenuto in Europa, nel 1970 in Jugoslavia. Per ironia della sorte, fu partecipante anche nei primi Mondiali assoluti, quelli del 1950.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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