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Basket, Eurolega ed EuroCup vogliono finire la stagione con i format originali, ma valutano alternative

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Euroleague Basketball non si arrende di fronte al coronavirus e confida ancora nella possibilità di chiudere la stagione anche in date diverse da quelle originarie. Questo è l’esito della riunione odierna del Board (naturalmente in videoconferenza, per ovvie ragioni) che aveva come argomento il futuro di Eurolega ed EuroCup per questa stagione sportiva.

In particolare, nelle intenzioni di Euroleague Basketball, le competizioni ricominceranno non appena le condizioni per i Paesi delle squadre partecipanti saranno ottimali. La priorità resta quella di mantenere il format attuale delle due coppe, e quindi concludere la regular season, giocare i playoff al meglio delle 3 gare su 5 e disputare le Final Four per l’Eurolega, mantenere quarti, semifinali e finale al meglio delle 2 su 3 in EuroCup. Per quel che riguarda la competizione principale, va detto che ci sono già stati contatti con la Lanxess Arena di Colonia per spostare in avanti la data delle Final Four, ormai impossibili da organizzare dal 22 al 24 maggio.

Si valutano, in ogni caso, differenti soluzioni (una l’aveva proposta l’amministratore delegato della Virtus Bologna, Luca Baraldi, in forma di Final Eight per l’EuroCup) per portare a termine l’annata qualora le condizioni lo rendessero inevitabile.

Si è inoltre parlato di questioni legate al ritorno di giocatori e allenatori nelle loro città, di aggiustamenti sui salari durante la sospensione, di flessibilità sulle regole di stabilità finanziaria fino a quando non ci saranno certezze sull’evoluzione della situazione in questo senso.

Nel giro di pochissimi minuti è arrivata la durissima risposta di Malcolm Delaney, giocatore del Barcellona che ha fatto ritorno negli Stati Uniti, come molti altri in Spagna e non. Questa la sua protesta via Twitter: “Tutto questo è uno scherzo. Capite bene che giocatori in quarantena non possono giocare a basket. Anche facendo allenamenti in casa alcuni non possono letteralmente tirare a canestro per almeno un mese. Qualcuno nell’ELPA (associazione giocatori dell’Eurolega, N.d.R.) o tra i giocatori l’ha chiarito a questa gente? Non sono certo che i non atleti sappiano quanto sia duro tornare in forma dopo una o due settimane fuori. Con un mese o più fuori senza toccar nemmeno palla ci vorrà molto tempo per noi per tornare in una forma da partita. Specialmente per competere per playoff o coppa è impossibile“.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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