Biathlon
Biathlon, la battaglia per la Coppa del mondo 2020 si fa sempre più serrata. Dorothea Wierer pronta all’assalto finale
Il primo weekend a porte chiuse della storia del biathlon si è appena concluso, con le competizioni in programma a Nové Město na Moravě che hanno regalato tante conferme e qualche bella sorpresa. In particolare per il movimento italiano l’occasione è stata importante in quanto prevedeva l’esordio in Coppa del mondo dei due astri nascenti classe 2000 Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, entrambi apparsi perfettamente a proprio agio nel contesto e capaci di fornire risposte di grande peso.
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Tuttavia, per il momento, l’attenzione resta maggiormente concentrata sul settore femminile, dove naturalmente l’altoatesina Dorothea Wierer sta lottando ferocemente per riuscire a conquistare la seconda sfera di cristallo consecutiva. Dopo la strepitosa apparizione nei Mondiali casalinghi la ventinovenne delle Fiamme Gialle era la grandissima attesa alla Vysočina Aréna, in quanto l’altra stella della manifestazione iridata ovvero la norvegese Marte Olsbu Røiseland è stata costretta a restare a letto per un malanno stagionale, fortunatamente non correlato al COVID-19.
I risultati del passato in Repubblica Ceca sorridevano a Dorothea, che poteva vantare ben tre podi su queste nevi che storicamente le sono state certamente più favorevoli rispetto alle dirette avversarie di Coppa, la norvegese Tiril Eckhoff, la svedese Hanna Öberg e la tedesca Denise Herrmann. Il bottino finale raccolto – con 57 punti in due gare a fronte dei rispettivi 100, 92 e 89 – non può certo rendere l’azzurra soddisfatta, specialmente perché ora la carovana si sposterà in Finlandia dove, all’esatto contrario, il tracciato è spesso restato indigesto a Wierer che oltretutto non ha mai trovato in carriera la via del podio.
Tuttavia il fine settimana ceco non è stato assolutamente tutto da buttare. Nonostante un errore di troppo al poligono in entrambe le gare individuali la condizione dell’italiana è apparsa ancora in uno stato eccellente, soprattutto se rapportato alla tanta fatica fatta da Öberg che è riuscita a difendersi solamente usando il gran cervello di cui dispone. Ora la classifica recita +34 su Eckhoff e +36 sulla svedese, mentre l’ex fondista sassone si trova a 81 punti, che potrebbero davvero essere molti da recuperare a meno di un improvviso innalzamento delle percentuali di tiro in queste ultime due tappe. Nulla è certamente deciso, si parte per Kontiolahti consapevoli che la sprint giocherà un ruolo decisivo per tutte e quattro e che bucare la prova di venerdì potrebbe davvero compromettere una stagione, in particolare per le inseguitrici che non hanno a disposizione alcun tipo di scarto a differenza di Dorothea.
Tanto dipenderà anche da quello che metteranno sul piatto le avversarie. Eckhoff con l’eccellente frazione nella staffetta di questa settimana pare aver rimesso la testa sulle spalle e nella mass start di ieri è apparsa nuovamente ingiocabile, dunque con ogni probabilità la grande osservata in Finlandia sarà proprio lei. Il tracciato di Kontiolahti, inoltre, presenta una durissima salita che per fondiste leggere come lei diventa un enorme vantaggio, molto più che per una Herrmann che può fare la differenza sui lunghi falsi piani. Öberg, a sua volta, cercherà di riposare il più possibile e ritrovare quella condizione che ha mostrato a gennaio. A conti fatti abbiamo assistito a prestazioni di enorme qualità di tutte e quattro durante questo inverno dove, includendo anche Røiseland che non è ancora sicura di poter tornare, sono state le meritate protagoniste. Chi riuscirà a emergere nello sprint finale? Appuntamento a venerdì per i primi verdetti.
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Foto: LaPresse