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Biathlon, riparte la rincorsa di Dorothea Wierer al bis in Coppa del Mondo. Vantaggio importante, ma ben quattro inseguitrici

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Nel weekend la Coppa del Mondo di biathlon comincerà il suo rush finale. Coronavirus permettendo, nell’arco di diciotto giorni si disputeranno sette gare individuali, che saranno decisive per l’assegnazione della Sfera di cristallo. In campo femminile Dorothea Wierer indossa il pettorale giallo e gode di un margine ragguardevole sulle inseguitrici.

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L’attuale classifica generale vede l’azzurra al comando con un vantaggio di 106 lunghezze su Hanna Öberg, 112 su Tiril Eckhoff, 122 su Marte Røiseland-Olsbu e 148 su Denise Herrmann. È vero, il regolamento prevede lo scarto dei due peggiori risultati e, tra le cinque contendenti per la Sfera di cristallo, la finanziera sudtirolese è l’unica che al momento dovrebbe lasciare sul piatto dei punti. Per la precisione 37, ovvero l’equivalente della somma di quelli raccolti con il ventiduesimo posto nella sprint di Le Grand Bornand e con la ventitreesima piazza nell’individuale di Pokljuka.

Tuttavia gli scarti potrebbero cambiare connotati e rappresentare anche una risorsa, soprattutto se chi insegue non li ha. D’altronde, per sorpassare chi è attualmente al comando, coloro che partono da dietro devono giocoforza realizzare più punti della battistrada, perché se quest’ultima dovesse saltare delle gare, od ottenere piazzamenti peggiori di quelli al momento decurtati, avrebbe comunque il “paracadute” rappresentato dai risultati correntemente eliminati.

Dunque, l’attuale vantaggio in tripla cifra di Wierer va considerato reale. Non si può affermare che abbia de facto un margine di sole 69 lunghezze. Del resto, se dopo la sprint di Oslo del prossimo 20 marzo, Dorothea dovesse avere 121 punti lordi sull’inseguitrice più vicina, allora avrebbe matematicamente vinto la Coppa del Mondo. Infatti, in quel caso, l’azzurra potrebbe anche non partecipare alle ultime due gare. Così facendo, i risultati scartati diventerebbero automaticamente validi, rendendola irraggiungibile da chicchessia.

Pertanto, per almeno altre due tappe, gli scarti dell’altoatesina sono destinati a restare nell’ombra, poiché la situazione è fluida e destinata a mutare a seconda di quanto avverrà tra Nove Mesto e Kontiolahti. Al riguardo, viene da chiedersi chi possa essere l’avversaria più pericolosa per l’attuale leader.

In tal senso, lo strumento più utile è rappresentato dalla media punti/gara di ognuna delle cinque contendenti, che algebra alla mano, recita quanto segue:
42,6 – Røiseland-Olsbu [14 gare disputate]
42,3 – Wierer [17 gare disputate]
40,9 – Öberg [15 gare disputate]
37,9 – Eckhoff [16 gare disputate]
33,6 – Herrmann [17 gare disputate]

Insomma, inutile nascondersi dietro un filo d’erba o a futili scaramanzie. Alla luce di questi dati, Dorothea è la grande favorita per conquistare la Sfera di cristallo perché, a meno di malanni, le sarà “sufficiente” mantenere il rendimento avuto sinora in stagione per portarsi a casa la classifica generale. D’altronde solo Røiseland-Olsbu e Öberg possono vantare una forza comparabile, ma, come già detto, sono distanziate di oltre 100 lunghezze.

Certo, i valori in campo potrebbero cambiare, ma le due scandinave necessitano di un cambio di marcia rispetto al passo tenuto sinora. Per di più, non è detto che tale incremento della media punti possa essere loro sufficiente per sovvertire le attuali gerarchie, poiché la ventinovenne altoatesina può giocare “in difesa” proprio in virtù del margine accumulato.

In conclusione, si può guardare con fiducia alle prossime settimane, perché la tavola è davvero apparecchiata affinché l’azzurra possa diventare la terza biathleta della storia dopo Anfisa Reztsova e Magdalena Forsberg a vincere due Coppe del Mondo consecutive, sfatando così un tabù che dura da diciotto anni, ovvero dal 2001-’02, inverno in cui la svedese mise le mani sulla sua sesta Sfera di cristallo di fila, per poi appendere sci e carabina al chiodo.
Chissà che “maledizione” della sua eredità, non possa svanire proprio nel 2020, anno che contiene esattamente le stesse cifre del 2002…

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: LaPresse

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