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Bonus 600 euro casse private: i requisiti di reddito per ottenerli e dove effettuare la domanda

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Quest’oggi, sabato 28 marzo 2020, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ed il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, hanno firmato il decreto interministeriale che fissa le modalità di attribuzione dell’indennità del decreto “Cura Italia”. Com’è già noto, il sostegno al reddito di lavoratori autonomi e professionisti, iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, danneggiati dall’emergenza del coronavirus, è pari ad una indennità di 600 euro per quanto riguarda il mese di marzo.

Chi potrà usufruirne? Il decreto stabilisce che tale importo sarà versato ai lavoratori che nel 2018 hanno percepito un reddito complessivo non superiore ai 35.000 euro e anche ai lavoratori che, sempre nel 2018, hanno percepito un reddito tra i 35.000 ed i 50.000 euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale per almeno il 33% nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

Come ha spiegato la ministra Catalfo: “Le domande per l’ottenimento dell’indennità possono essere presentate da professionisti e lavoratori autonomi presso gli enti di previdenza ai quali sono iscritti. Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza. Siamo già al lavoro su nuove misure per il decreto riguardante il mesi di aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore”.

COME RICHIEDERE IL PIN

– Dal sito internet www.inps.it , utilizzando il servizio “Richiesta PIN”.

– Attraverso il Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure lo 06 164164 (a pagamento da rete mobile).

Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino le può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on-line per le sole prestazioni sopra individuate. Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, è invitato a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.

Con riferimento alla sola prestazione “bonus per i servizi di baby-sitting”, nell’ipotesi che la domanda sia stata inoltrata con il PIN semplificato, il cittadino dovrà venire in possesso anche della seconda parte del PIN, al fine della necessaria registrazione sulla piattaforma Libretto di Famiglia e dell’appropriazione telematica del bonus.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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