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Boxe, Clemente Russo: “Voglio un posto alle Olimpiadi. Spero che il mio avversario non abbia il coronavirus”

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A Londra lo sport non si ferma, nonostante l’emergenza coronavirus. Nella capitale britannica tutto prosegue regolarmente e oggi incomincia il torneo europeo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per quanto riguarda la boxe, in programma fino al 22 marzo e che metterà in palio 77 pass complessivi tra uomini e donne. Questa sera (ore 21.15) salirà sul ring anche Clemente Russo, il faro della spedizione italiana: alla soglia dei 38 anni insegue il sogno della quinta partecipazione ai Giochi, dopo aver già vinto due medaglie d’argento a Pechino 2008 e Londra 2012. Si tratta di una vera e propria scommessa per il campano che ha faticato a ingranare dopo Rio 2016 ma che si presenta in buone condizioni all’appuntamento: per staccare il pass a cinque cerchi servirà arrivare almeno in semifinale, altrimenti si dovrà poi sperare nel torneo mondiale in programma a maggio a Parigi (COVID-19 permettendo).

Clemente Russo è salito tra i supermassimi (+91 kg) dove troverà avversari più alti anche di 20 centimetri e con un massa superiore di magari 20-30 chilogrammi. Servirà la migliore versione dell’ex Campione del Mondo per raggiungere l’obiettivo, le intenzioni sono bellicose come traspare dalle dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “Gli altri picchiano ma io sono più veloce: schivare e rientrare, vi sorprenderò“. Tatanka esordirà contro lo scomodo britannico Frazer Clarke, vincitore ai Giochi del Commonwealth 2018 e che è stato sparring partner di Anthony Joshua (Campione del Mondo WBA, WBO, IBF, IBO dei massimi tra i professionisti): “Un rivale tosto ma lo sapete che più sono forti e più mi stimolano“.

Il capitano della Nazionale è estremamente motivato: Voglio conquistare un posto alle Olimpiadi e so che la mia felicità personale ha un po’ di egoismo. Anche io posso solo sperare che il mio avversario non abbia il coronavirus“. Poi prosegue: “Noi stiamo tutti bene e d’altronde anche quando sono andato un po’ in giro per la città non ho visto nulla di allarmante. Qui la vita scorre come se nulla fosse, sarà per via del minor numero di casi. La pandemia non è una distrazione“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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