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Boxe: “Il Preolimpico è una tragicomica teatrale”. Il vicepresidente vicario FPI D’Ambrosi tuona contro lo svolgimento del torneo di Londra
Proprio nel primo giorno di svolgimento del torneo Preolimpico europeo a Londra, nel quale l’Italia si presenta con 13 rappresentanti (uno dei quali, Francesco Maietta, è stato eliminato stamane), arriva una durissima e lunga dichiarazione del vicepresidente vicario della FPI, Federazione Pugilistica Italiana, Flavio D’Ambrosi.
Dal sito federale, D’Ambrosi critica in maniera pesantissima lo svolgimento della manifestazione, in barba a tutto quello che sta accadendo nel mondo in questo momento a causa della pandemia di coronavirus COVID-19. Proteste, le sue, decisamente non infondate, visto che il pugilato è uno degli sport di contatto per eccellenza con tutti i rischi che ci sono in questo particolare momento.
Questo il comunicato integrale di D’Ambrosi: “Imperversa una pandemia nel mondo; eppure i vertici del movimento sportivo internazionale fanno finta di non accorgersi della gravità della situazione, come se fossero distaccati spettatori di un semplice evento teatrale. Così, mentre il CIO naviga a vista, le varie manifestazioni internazionali – che hanno una valenza ai fini della qualificazione olimpica – prendono ciascuna una strada diversa. Alcune sono falcidiate dalle assenze di numerosi atleti – impossibilitati a partecipare per la situazione epidemiologica del loro Paese – altre sono annullate dalle autorità politiche del Paese ospitante. Per il pugilato la situazione non è da meno. Giorni fa, il Torneo di qualificazione olimpica per il continente americano – che si sarebbe dovuto svolgere a Buenos Aires – è stato annullato dalle autorità argentine.
Poco prima si era svolto il Torneo di qualificazione asiatica i cui risultati sono stati contrassegnati da una modesta partecipazione di atleti che in quell’area geografica hanno sofferto la grave situazione epidemiologica dei loro Paesi di provenienza. Non da meno è stato il Torneo di qualificazione del Continente africano dove la partecipazione è stata altrettanto modesta. In questo marasma e mentre divampa in Europa l’epidemia COVID-19, il Torneo Continentale europeo – organizzato a Londra – si celebrerà regolarmente come se nulla fosse.
Partiti in fretta e furia per evitare il blocco delle frontiere, i nostri pugili Azzurri dovranno cimentarsi in una qualificazione che ormai appare una tragicomica teatrale con un finale – i Giochi Olimpici di Tokyo – sempre più imprevedibile e distante dall’essere quel momento sportivo, tanto atteso, che premia i più forti selezionati con regole e criteri omogenei.
I due Team Azzurri, il maschile ed il femminile, non sono stati graziati neanche dai sorteggi che purtroppo hanno riservato un tragitto impervio a quasi tutti i nostri pugili. Già dal secondo turno, la maggior parte degli atleti Azzurri incontreranno le teste di serie. Teste di serie individuate con altrettanti criteri non facilmente condivisibili. A tutto ciò si aggiunga che in questo momento è difficile prevedere se e quando si farà il secondo Torneo di qualificazione olimpica che si dovrebbe svolgere, il condizionale è d’obbligo, a Parigi nel prossimo mese di maggio. Nonostante tutto, nutriamo speranza nelle capacità dei nostri Azzurri e sono convinto che sapranno rappresentare – con classe, determinazione e caparbietà – il nostro grande movimento pugilistico nazionale. In questo momento ne abbiamo bisogno, tutta la Nazione ne ha bisogno.
Allora, forza Azzurri e forza nostra amata Italia“.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: katatonia82 / Shutterstock.com