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Boxe, Qualificazioni olimpiche asiatiche: tutti i risultati e i qualificati a Tokyo 2020
All’inizio dell’epidemia, quando il nuovo coronavirus sembrava essere un fatto unicamente cinese, uno dei primi eventi sportivi a subirne le conseguenze è stato il torneo preolimpico asiatico di boxe, che doveva svolgersi proprio nella città di Wuhan. I 63 pass in palio per Tokyo 2020 per Asia e Oceania sono così stati assegnati ad ‘Amman, capitale della Giordania, nella competizione che si è tenuta dal 3 all’11 marzo.
Nel settore maschile, a farla da padrone è stato il Kazakistan, oramai da diversi anni stabilmente tra le massime potenze mondiali del pugilato olimpico. L’ex repubblica sovietica infatti ha fatto segnare l’en plein, ottenendo il ticket a cinque cerchi in tutte le otto categorie maschili, con l’aggiunta di un pass femminile.
Tra i qualificati kazaki spicca il nome del trentaduenne peso massimo Vassiliy Levit (91 kg), già argento olimpico a Rio 2016 e due volte bronzo mondiale, che ha vinto la competizione di ‘Amman al pari del connazionale Bekzad Nurdauletov (81 kg), campione iridato in carica dei pesi mediomassimi.
Nove sono anche i pugili qualificati per l’India (cinque uomini e quattro donne). Molto buona la prestazione complessiva dell’Uzbekistan, che qualifica sei uomini ed una donna, per un totale di sette pass. L’altro Paese di scuola sovietica ha conquistato il gradino più alto del podio in ben tre categorie di peso, grazie a Mirazizbek Mirzakhalilov (57 kg) e Bakhodir Jalolov (+91 kg), entrambi reduci dall’oro mondiale vinto lo scorso anno ad Ekaterinburg, oltre ad Elnur Abduraimov (63 kg).
Nel settore femminile, il primato spetta invece alla Cina, che ha portato a casa tre pass con altrettanti primi posti: Chang Yuan (51 kg), Gu Hong (69 kg) ed il bronzo olimpico in carica Li Qian (75 kg) rappresenteranno la nazionale del dragone a Tokyo, accompagnate da tre uomini, tra i quali Hu Jianguan (52 kg), anche lui terzo classificato a Rio 2016 e vincitore del torneo della categoria di peso maschile più bassa.
Il giordano Zeyad Ishaish (69 kg) ed il filippino Eumir Marcial (75 kg) nel settore maschile hanno conquistato la vittoria nella manifestazione, mentre tra le donne è salita sul gradino più alto del podio la rappresentante della Cina Taipei Lin Yu-ting (57 kg), già campionessa mondiale nel 2018, e la sudcoreana Oh Yeon-ji (60 kg).
Nel complesso, sono sedici i Paesi che hanno ottenuto almeno un pass olimpico nel torneo di ‘Amman, quattordici dei quali asiatici, ai quali vanno aggiunte l’Australia (cinque qualificati, tre uomini e due donne) e la Nuova Zelanda (un solo pass al femminile).
Tra i Paesi che hanno ottenuto un solo pass, ha fatto notizia la qualificazione del vietnamita Nguyễn Văn Dương, medagliato di bronzo nella categoria 57 kg dopo la sconfitta di misura contro il giordano Mohammad Al-Wadi in semifinale.
Nguyễn Văn Dương sarà infatti il primo vietnamita della storia a disputare un torneo olimpico di boxe, risultato che si era già assicurato dopo le vittorie agli ottavi di finale ai danni dell’australiano Charlie Senior ed ai quarti contro il thailandese Chatchai Decha Butdee. Proprio Butdee aveva sconfitto il pugile vietnamita nella finale dei Giochi del Sud-Est Asiatico lo scorso anno, ma questa volta Nguyễn Văn Dương si è preso la rivincita mettendo KO il rivale dopo appena sessanta secondi. Il Comitato Olimpico Vietnamita (Ủy ban Olympic Việt Nam) si è posto come obiettivo quello di qualificare almeno venti atleti per le prossime Olimpiadi, un numero intermedio tra i diciotto di Londra 2012 ed i ventitré di Rio 2016.
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salvatore.serio@oasport.it
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Foto: Lapresse