Calcio
Calcio femminile, Algarve Cup 2020: Italia-Nuova Zelanda, le azzurre vogliono la Finale! Serve un approccio deciso
La Nazionale di calcio femminile di Milena Bertolini è pronta per tornare nuovamente in scena. Dopo il sofferto successo contro il Portogallo, le azzurre questa sera alle ore 22.00 italiane affronteranno la Nuova Zelanda nel match valido per le semifinali dell’Algarve Cup 2020. Un torneo prestigioso a cui le nostre portacolori hanno preso parte dopo una lunga assenza, desiderose di arrivare fino in fondo e di dimostrare che ormai “l’ubricatura” del Mondiale 2019 in Francia è cosa passata.
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Le rivali non saranno di poco conto perché parliamo della formazione n.23 del ranking mondiale, capace di spuntarla ai calci di rigore nell’incontro precedente contro il Belgio. Un confronto nel quale la forza caratteriale delle neozelandesi si è vista tutta, considerando anche l’espulsione al 72′ di Claudia Bunge. Indubbiamente alla compagine di Tom Sermanni non manca solidità e l’assetto scelto contro le belghe (5-4-1), con l’unico riferimento offensivo rappresentato Hannah Wilkinson, la dice lunga su quale potrebbe essere lo spartito tattico della partita con l’Italia. La selezione di Bertolini, in questo senso, dovrà fare attenzione all’aggressività che le rivali sapranno mettere sul rettangolo di gioco, cercando di minimizzare gli errori in rifinitura visti contro il Portogallo.
La CT, purtroppo, dovrà fare a meno di “Nuvoletta rossa” Manuela Giugliano. La centrocampista della Roma è alle prese con un trauma contusivo alla caviglia destra che potrebbe mettere a rischio la sua presenza anche in caso di Finale (11 marzo). Pertanto, è verosimile pensare che spetterà a Cristiana Girelli fare da riferimento in costruzione e in zona gol per le azzurre. La giocatrice della Juventus, top-scorer con la maglia dell’Italia grazie alle sue 39 reti in 70 partite, vorrà essere decisiva come lo è stata contro il Portogallo, mentre in mezzo al campo Valentina Cernoia, Martina Rosucci e Aurora Galli dovranno sopperire in qualche modo all’assenza di Giugliano. Da non sottovalutare poi le sgroppate sulla fascia di Barbara Bonansea, calciatrice in grado di creare superiorità numerica in fase offensiva e di rendere la manovra meno prevedibile.
Ulteriore motivazione in casa tricolore sarà quella di sfatare il tabù neozelandese, visto che nei due precedenti le nostre portacolori sono sempre state sconfitte (2010 e 2013). In caso di vittoria, la Nazionale affronterà nell’atto conclusivo la vincente della sfida tra Germania e Norvegia.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse