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Calcio femminile, i numeri da record di Carolina Morace. Il più grande bomber della storia azzurra

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Il pallone è il mio migliore amico, il pallone non è solo di un genere“. Carolina Morace, classe ’64, nativa di Venezia ma romana d’adozione, con questo atto di fede è cresciuta. Lei ha saputo sfidare gli scettici, infrangere i muri del pregiudizio, ritagliandosi con il pallone tra i piedi uno spazio che si pensava fosse proprietà solo degli uomini.

Ritenerla la miglior calciatrice italiana di sempre, al pari Betty Vignotto (senza voler far torto a Patrizia Panico), non è proselitismo. Carolina, la sua grande passione, l’aveva fatta vedere fin dai primi calci: a soli 11 anni, nel Cà Bianca, squadra veneziana. A 14 anni, quando era tra le fila del Belluno, l’esordio in Nazionale italiana, nel ’78 contro la Jugoslavia. Da quell’incontro ve ne furono molti altri con l’azzurro: per l’esattezza 153 e la rete si gonfiò in 105 occasioni. Vestendo poi le maglie di Lazio, Reggiana, Milan, Torres, Agliana, Verona e Modena, totalizzò oltre 500 gol.

A tutto questo vanno aggiunti 12 scudetti e 12 titoli di capocannoniere e nel 1995 fu eletta miglior calciatrice del mondo, inserita nel 2015 nella Hall of fame del calcio italiano nella categoria “calcio femminile”. I grandi riscontri le valsero l’appellativo di “Tigre”. Era una, infatti, che non mollava mai Carolina, capace di seminare le avversarie che le si paravano davanti e di essere prolifica come nessuna. Con la Nazionale, fu celebre il match in cui mise a segno 4 gol nel mitico di Stadio di Wembley, stabilendo un altro primato, tale da impreziosire una carriera vissuta per passione, anche contro chi pensava e pensa che una donna non sappia giocare a calcio.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Wikipedia

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