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Calcio, la Lega di A chiarisce sul caos di Parma-SPAL: “Dichiarazioni governative contrastanti”

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Inutile negarlo, c’è tantissima confusione nel calcio italiano sul da farsi. L’emergenza Coronavirus sta creando notevoli disagi e sui provvedimenti da adottare c’è poca chiarezza a quanto pare.

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Il Governo ha reso ufficiale un nuovo decreto volto a limitare ulteriormente le attività, per cercare di porre un freno ai contagi crescenti nel Bel Paese. Come specificato, la Serie A di calcio continua a porte chiuse, ma da parte dell’Associazione Italiana Calciatori sono arrivate manifestazioni di forte contrarietà: la proclamazione di uno sciopero, poi non attuato per via di tempistiche tutt’altro che felici (per usare un eufemismo), parla chiaro. Caos generato anche relativamente a quanto reso noto dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che aveva proposto la sospensione del campionato poco prima del calcio d’inizio. Di qui, un ritardo considerevole di un match, poi, andato in scena e premiante gli ospiti.

La Lega Serie A, da questo punto di vista, ha voluto fare chiarezza: “La Lega Serie A, fin dal primo giorno di emergenza per il Paese, ha sempre rispettato – per tutelare il supremo interesse alla salute – tutte le indicazioni governative ricevute sulla gestione epidemiologica del virus COVID-19, anche quando si sono manifestate in modo ondivago e contrastante. A salvaguardia e a tutela della salute degli atleti tesserati dai club e degli addetti ai lavori, la Lega Serie A ha riunito prontamente, la scorsa settimana, in conference call, i medici delle Società, con il coordinamento del Prof. Casasco, per stabilire procedure e comportamenti atti a tutelare massimamente la salute di tutti. Anche oggi la Lega Serie A si é attenuta strettamente a quanto determinato dal Dpcm emanato questa mattina dal Primo Ministro Conte, nel combinato disposto con la decretazione d’urgenza della Figc (comunicato ufficiale 13/A) che ha stabilito che tutte le gare sul territorio debbano svolgersi a porte chiuse. Il ritardo del fischio d’inizio della partita Parma – SPAL deve essere attribuito alla richiesta della Figc di un confronto urgente sulle richieste dell’Associazione Italiana Calciatori. Contravvenendo alle previsioni contenute nel Decreto, che autorizza lo svolgimento delle gare di Serie A a porte chiuse, l’Aic ha chiesto, a pochi minuti dal fischio di inizio, la sospensione del campionato, paventando lo sciopero dei calciatori. Una richiesta che ha messo a serio rischio la tenuta del sistema, già fortemente penalizzato dallo stato di emergenza, minacciando anche il pagamento degli stessi stipendi dei calciatori. Il Consiglio di Lega Serie A, riunitosi nel frangente dello slittamento orario dell’inizio della gara del Tardini, ha ritenuto doveroso rispettare le indicazioni governative previste nel DPCM di questa mattina, proseguendo con lo svolgimento delle partite a porte chiuse. Le medesime considerazioni qui espresse valgono per quanto riguarda i diritti televisivi, dove Lega, Sky e Dazn si sono attenute alle disposizioni in essere. Le reiterate e contrastanti dichiarazioni governative contribuiscono soltanto ad accrescere lo stato di confusione generale e sicuramente non aiutano il sistema a superare il momento di difficoltà generato dal virus“, si legge nella nota stampa.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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