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Calcio: Ronaldinho arrestato di nuovo in Paraguay, oltre al passaporto falso spunta anche l’ipotesi riciclaggio

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Ancora una grana giudiziaria per Ronaldinho. L’ex Gremio, PSG, Barcellona, Milan, Flamengo, Atletico Mineiro, Queretaro e Fluminense è stato infatti arrestato per la seconda volta nel giro di 48 ore in territorio paraguaiano. Insieme a lui anche il fratello-procuratore Roberto de Assis Moreira.

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Per i due l’accusa, ancora una volta, è di ingresso nel Paese con un passaporto falso, cosa che sta creando più di un interrogativo nella stampa brasiliana: del resto, per entrare in Paraguay dal Brasile non serve altro che la carta d’identità. Per questo, non si riesce a comprendere l’esatta ragione che ha spinto i due uomini a dotarsi di un passaporto falso.

Giovedì i due fratelli erano stati scagionati dal Pubblico Ministero, ma il giudice non ne ha condiviso la decisione iniziale e per questo è scattato il secondo arresto. La versione degli imputati è che i documenti sono arrivati in regalo dall’imprenditore brasiliano Wilmondes Sousa Lira (già arrestato anche lui), che però avrebbe a sua volta accusato l’imprenditrice del Paraguay Dalia Lopez. Ed è proprio con quest’ultima che, secondo il giornale paraguaiano “ABC Color”, Ronaldinho e Roberto sono accusati anche di riciclaggio, oltre che di ingresso nel Paese con documento falso.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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