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Calcio: Ronaldinho fermato in Paraguay con l’accusa di avere dei documenti falsificati

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Brutto episodio in quel di Asunciòn per l’ex calciatore brasiliano Ronaldinho, fermato dagli agenti paraguaiani con l’accusa di essere entrato nel Paese con documenti irregolari. Nella tarda serata di ieri, il 39enne nativo di Porto Alegre alloggiava in una suite dello Yacht Resort nei pressi della capitale del Paraguay con il fratello Roberto De Assis, quando la polizia ha effettuato una perquisizione. I due erano arrivati in Paraguay per presentare un programma gratuito di assistenza sanitaria per i bambini poveri.

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Attualmente, Ronaldinho ed il fratello sono in stato di fermo domiciliare dopo aver consegnato telefonini, passaporti e documenti d’identità alle autorità locali in attesa che la situazione venga chiarita. Nel 2018 le autorità brasiliane avevano ritirato il passaporto a Ronaldinho con contestuale divieto di viaggi all’estero per 10 mesi, a causa di un’ammenda non pagata relativa alla costruzione di un molo nel lago Guaiba.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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