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Calcio, Serie A a rischio cancellazione? Scudetto non assegnato, retrocessioni congelate e 22 squadre l’anno prossimo?

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L’Italia sta affrontando l’emergenza coronavirus e il calcio è fermo da oltre due settimane, al momento non c’è certezza sulla data della ripartenza della Serie A. Anzi, non si sa nemmeno se il massimo campionato italiano riuscirà a tornare protagonista. Il Governo potrebbe essere costretto a prorogare le restrizioni oltre la metà di aprile se l’emergenza sanitaria sarà ancora palpabile e a quel punto i margini per terminare il torneo sarebbero davvero ridottissimi, pur giocando fino a metà luglio.

La cancellazione totale della Serie A non è più un’ipotesi così irreale. Se le squadre avessero la possibilità di tornare ad allenarsi attorno a Pasqua (12 aprile) allora si potrebbe pensare di tornare in campo nel weekend del 9-10 maggio o in quello successivo riuscendo così a disputare regolarmente le 12 giornate restanti (più i vari recuperi) entro l’inizio dell’estate. Se, però, l’emergenza coronavirus dovesse impedire un ritorno in campo entro la prima metà di maggio allora il rischio di fare saltare il campionato sarebbe sempre più vivo.

Lo scenario sarebbe catastrofico ed è quello ipotizzato dalla Gazzetta dello Sport: scudetto non assegnato, retrocessioni congelate, due promozioni dalla Serie B e così Serie A addirittura a 22 squadre nel 2020-2021 per poi tornare alla normalità l’anno successivo. Staremo a vedere quello che succederà nelle prossime settimane ma un campionato con così tante formazioni sarebbe davvero di difficile gestione, anche perché il tempo a disposizione sarà molto poco poco visto che in estate sono previsti gli Europei saltati quest’anno.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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