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Canottaggio, Giuseppe Vicino: “Posso migliorare il bronzo di Rio, i fratelli Sinkovic si possono battere”

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Dopo aver conquistato il bronzo a Rio 2016 nel quattro senza senior, Giuseppe Vicino ha conquistato con Matteo Lodo il pass olimpico (non nominale) nel due senza senior per le Olimpiadi di Tokyo 2020: l’atleta delle Fiamme Gialle ha parlato con OA Sport del percorso di avvicinamento ai Giochi e delle attese circa la rassegna nipponica.

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Le Olimpiadi potrebbero rappresentare per voi la chiusura di un cerchio dopo l’oro iridato del 2017 e, in mezzo, una lunga serie di infortuni?
Si potrebbe chiudere il cerchio al termine di un quadriennio ricco di infortuni per me e Matteo, che grazie alla società delle Fiamme Gialle ed alla Federazione abbiamo superato con successo. Un ringraziamento speciale va alla mia fidanzata, che mi ha aiutato nel mio anno di stop per poi farmi tornare più motivato di prima“.

I fratelli croati Sinkovic sono battibili?
I fratelli croati sono molto forti e sono stati bravi a cambiare specialità rispetto alle Olimpiadi di Rio. Penso che siano sì avversari fortissimi, ma anche che siano alla nostra portata e che possiamo batterli, come abbiamo fatto nel 2017, non temiamo nulla“.

Il DT Cattaneo punta su te e Lodo per il 2 senza. Ma saresti eventualmente pronto anche per il 4 senza? Quali prospettive intravedi verso le Olimpiadi?
Il DT ha molta fiducia in Matteo e me, questa fiducia viene reciprocamente ricambiata, se un giorno ci dicesse di provare a fare il 4 senza, con una giusta motivazione, allora sarei d’accordo nel mettermi in gioco in un’altra specialità“.

Quello di Filippo Mondelli è stato un colpo durissimo per voi. Come stai cercando di metabolizzarlo? C’è una motivazione supplementare verso i Giochi?
Quello che è successo a Pippo è una cosa che non auguro nemmeno al mio peggior nemico, lui è un guerriero e so che sta combattendo una battaglia durissima e sono sicuro che vincerà. È stato un brutto colpo sentire quella notizia ci ho messo un po’ a metabolizzarla“.

Quale sarà il percorso di avvicinamento all’appuntamento olimpico?
Il percorso di avvicinamento prevede la partecipazione alle prime due tappe della Coppa del Mondo, poi il Campionato Europeo ed infine il ritiro pre-olimpico“.

Quanto è stato importante l’ingresso nelle Fiamme Gialle?
L’ingresso in Fiamme Gialle mi ha permesso di fare il salto di qualità per poter affrontare i migliori canottieri del mondo ad armi pari“.

Hai 27 anni. Nei tuoi progetti la carriera agonistica continuerà fino a Parigi 2024 (e oltre)?
Ogni quadriennio è unico, dopo un’Olimpiade si è veramente esausti e una persona può anche pensare a cosa può accadere dopo, magari qualcosa di diverso e nuovo. Ma finché avrò fame di vittorie sarò lì a combattere per guadagnarmi il mio spazio nella storia nel mio amato sport“.

Hai già al collo il bronzo di Rio. Alla luce di quanto visto anche agli ultimi Mondiali è un metallo per il quale firmeresti a Tokyo 2020?
L’idea firmare e di mettere in cassetto qualcosa prima ancora che la cosa sia accaduta, non mi piace per niente. Amo guadagnarmi le cose sul campo e so per certo che posso fare meglio di un bronzo olimpico!“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Federcanottaggio

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